
Luca Chierici, della segreteria confederale: “Dirigenza distaccata dalla realtà e incapace di capire il ruolo fondamentale dei dipendenti negli andamenti aziendali”
REGGIO EMILIA – Nessuna risorsa prevista per migliorare le condizioni dei dipendenti o armonizzare i contratti tra quelli assunti prima e dopo il 2012. E la prospettiva di essere annessi da Bologna tramite la fusione con Tper. Sono gli elementi emersi dalla bozza preliminare del piano industriale di Seta, definiti da Cgil e Filt di Reggio Emilia “al limite del grottesco”.
I sindacati, che da anni denunciano problemi e disservizi del trasporto pubblico locale, continuano: “Siamo di fronte ad un’azienda che decide di non dare alcuna risposta alle rivendicazioni dei dipendenti, neppure dopo anni di scioperi e segnalazioni relative alle pessime condizioni di lavoro, alla cronica carenza di personale e al ‘fuggi-fuggi’ di chi è già assunto”.
Secondo Luca Chierici, della segreteria confederale della Cgil reggiana, “occorre prendere atto che ci troviamo davanti ad una dirigenza totalmente distaccata dalla realtà e incapace di capire il ruolo fondamentale dei dipendenti negli andamenti aziendali”, come dimostra per il sindacalista, anche “la mancata risposta, a mesi di distanza, sulla possibilità di ricevere circa 150.000 euro dagli Enti locali reggiani da investire a favore dei dipendenti”.
Chierici incalza poi gli amministratori locali “che devono riappropriarsi del loro ruolo di rappresentanti dei cittadini in qualità di veri proprietari dell’azienda e iniziare a determinare la direzione delle scelte strategiche per il Tpl reggiano”. L’ultima frecciata di Filt e Cgil è rivolta alle altre organizzazioni sindacali dell’autotrasporto che, con due incontri già fissati la prossima settimana, hanno paventato uno sciopero.
“La gara a chi proclama prima gli scioperi non è utile alla risoluzione dei problemi”, ammonisce la Cgil, secondo cui “serve ridare in mano ai dipendenti la possibilità di scegliere da chi vogliono essere rappresentati, a partire dalla costituzione della Rsu”. Intanto a Modena il civico Vincenzo Paldino, candidato con la lista “de Pascale Presidente”, propone a Seta “un patto con la città che definisca obiettivi certi da raggiungere nei prossimi mesi, senza i quali l’attuale dirigenza dovrebbe passare obbligatoriamente la mano”.