“Tagli milionari ai Comuni reggiani, il governo ci ripensi”

I sindaci del territorio: “Chiediamo al Parlamento di adoperarsi per aiutare davvero Comuni, Province e Regioni”
REGGIO EMILIA – Immaginate di essere a casa con la famiglia. Passa il telegiornale. Avete appena fatto bancomat perchè domattina passate a pagare le bollette, siete lì che contate. In quel momento, Giorgia Meloni esce dal teleschermo, si prende i soldi e sparisce. “Ehi, al ladro”. “No, questo non è un furto. E’ un accantonamento di parte corrente. Ve li restituirò l’anno prossimo, ma solo se li usate come dico io”. Potrebbe sembrare una immagine irrispettosa, ma è esattamente quello che succederà ai bilanci dei nostri Comuni. Lo chiamano accantonamento, potremmo chiamarlo almeno “rapimento”, ha gli stessi effetti – per i cittadini – di un taglio.
Per i Comuni reggiani gli euro “rapiti” in questo modo sono stimabili in 1,2 milioni nel 2025, 2,4 milioni nel 2026-2027-2028, 4,8 milioni nel 2029, per un totale a livello nazionale di 130 milioni nel 2025, cifra che poi arriva a 310 milioni negli anni successivi. Numeri imponenti, che vanno sommati ai 300 milioni di tagli già imposti nell’ultimo bilancio ed agli altri fondi specifici destinati ai Comuni che sono stati cancellati. Citiamo il taglio di 115 milioni per il fondo investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Il fondo investimenti generale, riservato ai comuni, pari a 400 milioni l’anno è stato semplicemente azzerato. Si capisce da queste cifre come dunque lo sbandierato stanziamento di 100 milioni per gli affidi dei minori e di 56 milioni per il fondo perequativo verticale – raccontati come un grande aiuto per i Comuni – siano ampiamente al di sotto del disastro combinato ai danni degli Enti Locali.
Certo, ora toccherà ai sindaci tagliare i servizi o alzare le tasse, ancora una volta. Nei momenti di difficoltà di un paese è giusto tirare tutti la cinghia, essere chiamati a corresponsabilità. Ma la narrazione non è questa: sembra che vada tutto bene, che la manovra porti gioia e felicità per ogni italiano. Siamo arrivati al punto di leggere una dichiarazione del presidente nazionale dell’Anci che dice che “Si tratta di una manovra positiva per i Comuni, rispetto alle preoccupazioni iniziali”. Ora, va precisato che in attesa del congresso di novembre, il presidente attuale è il facente funzioni Roberto Pella, sindaco di Valdengo, che è nel frattempo però diventato anche deputato e perdipiù capogruppo in commissione bilancio di Forza Italia. E’ un po’ come se il segretario del vostro sindacato diventasse l’amministratore delegato della vostra azienda: difficile continuare a fare entrambe le cose. A volte il silenzio è più dignitoso, ma anche questo dà il sapore di uno sforzo propagandistico istituzionalmente inaccettabile.
Crediamo che sia necessaria un’azione di informazione e trasparenza. Speriamo che ci sia ancora margine per correggere queste storture, che altrimenti avranno conseguenze sensibili sulle vite dei cittadini. Chiediamo al Parlamento di adoperarsi per aiutare davvero Comuni, Province e Regioni. Avremmo oggi bisogno di azioni anticicliche e non depressive: ci preoccupa seriamente anche l’andamento di alcuni settori economici del nostro territorio. Temiamo di dover affrontare un periodo particolarmente difficile e di doverlo fare con le mani legate. Purtroppo, quando si parla di bilanci, chi si presenta come mago è solo un prestigiatore.
Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera
Roberta Ibattici, sindaca di Albinea
Pietro Cortenova, sindaco di Bagnolo
Fabio Spezzani, sindaco di Baiso
Stefano Marazzi, sindaco di Bibbiano
Andrea Codelupi, sindaco di Boretto
Carlo FIumicino, sindaco di Brescello
Alessandro Santachiara, sindaco di Campagnola Emilia
Alessandro Spanò, sindaco di Campegine
Luca Bolondi, sindaco di Canossa
Giorgio Zanni, sindaco di Castellarano
Francesco Monica, sindaco di Castelnovo di Sotto
Emanuele Ferrari, sindaco di Castelnovo Monti
Francesca Bedogni, sindaca di Cavriago
Fabio Testi, sindaco di Correggio
Roberto Ferrari, sindaco di Fabbrico
Federico Carnevali, sindaco di Gualtieri
Paolo Dallasta, sindaco di Guastalla
Elisabetta Sottili, sindaca di Luzzara
Fausto Torelli, sindaco di Montecchio
Simone Zarantonello, sindaco di Novellara
Filippo Ferrari, sindaco di Poviglio
Alberto Olmi, sindaco di Quattro Castella
Marco Massari, sindaco di Reggio Emilia
Roberto Angeli, sindaco di Reggiolo
Daniele Pietri, sindaco di Rio Saliceto
Ruggero Baraldi, sindaco di Rolo
Paolo Fuccio, sindaco di San Martino in Rio
Franco Palù, sindaco di San Polo d’Enza
Marcello Moretti, sindaco di Sant’Ilario d’Enza
Matteo Nasciuti, sindaco di Scandiano
Fabio Ruffini, sindaco di Vetto
Stefano Vescovi, sindaco di Vezzano
Fabrizio Corti, sindaco di Viano
Elio Sassi, sindaco di Villa Minozzo