
Tra i punti salienti dell’intesa: un aumento del salario a partire da questo mese, regole chiare negli appalti e sicurezza sul lavoro
REGGIO EMILIA – Dopo dieci mesi di confronto tra le parti è stato rinnovato il contratto provinciale agricolo per la provincia di Reggio Emilia. Lo fanno sapere Flai-Cgil, Fai-Cisl Emilia Centrale e Uila-Uil di Modena e Reggio, insieme a Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Il settore agricolo, viene ricordato, rappresenta un pilastro dell’economia reggiana, con oltre 3.500 aziende attive e più di 300 caseifici distribuiti sul territorio, a sostegno della filiera lattiero-casearia di eccellenza del Parmigiano Reggiano.
Le varie realtà garantiscono inoltre occupazione a circa 9.000 lavoratori tra operai agricoli, caseari e tecnici specializzati. Si tratta quindi di “un importante accordo, frutto di un dialogo costruttivo, per migliorare le condizioni lavorative e sociali del settore agricolo, valorizzando al contempo la competitività e la sostenibilità delle imprese”, dicono le parti. Tra i punti salienti dell’intesa: un aumento del salario a partire da questo mese, regole chiare negli appalti con l’ente bilaterale Imi e l’attivazione entro il 30 giugno degli Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali) per diminuire il rischio di infortuni.
“Questo rinnovo contrattuale dimostra come un confronto rispettoso e costruttivo tra le parti possa portare a soluzioni che valorizzano sia il lavoro dei dipendenti, sia la sostenibilità delle imprese, dicono ancora sindacati e associazioni agricole. Secondo cui si rafforzano anche “le relazioni industriali nel settore agricolo, strategico per Reggio Emilia e per il Made in Italy”.