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Il reato di inondazione colposa non sussiste. E’ stata la stessa accusa a chiedere l’assoluzione
REGGIO EMILIA – Assoluzione per i tre tecnici Aipo accusati nel processo sull’alluvione di Lentigione: il fatto non sussiste. La sentenza, emessa nel tardo pomeriggio dopo una breve camera di consiglio, ha assolto Massimo Valente, Mirella Vergnani e Luca Zilli dalle accuse di concorso in inondazione colposa. Già il pubblico ministero, Giulia Galfano, aveva chiesto l’assoluzione, sottolineando le perizie discordanti. Il giudice Giovanni Ghini ha accolto questa linea.
L’alluvione di Lentigione risale al 12 dicembre 2017, quando il fiume Enza ruppe gli argini, causando gravi danni e lasciando migliaia di persone isolate dall’acqua. I tre tecnici dell’Aipo erano stati portati a processo, con 165 cittadini costituiti parte civile, rappresentati dall’avvocato Domizia Badodi.
Il sindaco Carlo Fiumicino ha espresso il rammarico della comunità: “Dopo sette anni di battaglie legali, la comunità di Lentigione subisce un colpo durissimo che priva di giustizia e risarcimenti molti residenti e imprenditori colpiti dall’alluvione”.
Duro anche il commento del Comitato su Facebook: “Siamo molto delusi, ma non molleremo”.