Derivano da danni fisici a infrastrutture durante lavori sulle tubature del gas hanno generato forti disagi a cittadini e imprese
ROMA – Da oltre 24 ore, i cittadini in tutta Italia continuano a segnalare gravi difficoltà nell’effettuare pagamenti elettronici con carte di credito e debito, oltre a problemi nei prelievi Bancomat. A Roma, Milano, Palermo e in altre città, le transazioni sono rese impossibili, causando disagi tanto ai consumatori quanto agli esercenti.
Secondo quanto comunicato, il disservizio è riconducibile a un incidente che ha interessato la società Worldline, uno dei principali fornitori tecnologici del settore dei pagamenti. Nexi, tra i gestori più colpiti in Italia, ha confermato che i problemi tecnici derivano da danni fisici a infrastrutture durante lavori sulle tubature del gas. Worldline ha precisato che i danni hanno interessato i cavi e la rete del fornitore e che i lavori di ripristino inizieranno oggi, ma al momento non ci sono tempistiche certe per il ritorno alla piena operatività.
La Banca d’Italia ha attivato il Codise (Comitato di coordinamento per le crisi operative della piazza finanziaria italiana), istituito nel 2003 per gestire situazioni di crisi come questa. In una nota, Bankitalia ha rassicurato che si sta monitorando attentamente la situazione in collaborazione con gli operatori per ripristinare progressivamente i servizi.
Il protrarsi del malfunzionamento sta creando forti disagi con cittadini impossibilitati a effettuare pagamenti, anche per beni di prima necessità, esercenti penalizzati dalla mancata operatività dei Pos e imprese colpite nei flussi finanziari e nelle operazioni quotidiane.
La presidente dell’Udicon, Martina Donini, ha sottolineato come questo incidente rappresenti un campanello d’allarme sulla necessità di infrastrutture più sicure e sistemi di backup efficaci: “Non possiamo permettere che i consumatori restino senza possibilità di pagare in un’epoca in cui i pagamenti digitali sono incentivati”.
Worldline, operativa in 170 paesi, è uno dei leader mondiali nei pagamenti elettronici e gestisce 126 milioni di carte. Nel 2023 ha generato ricavi pari a 4,6 miliardi di euro. Tuttavia, episodi come questo evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture tecnologiche globali.
Nexi ha avviato un’indagine interna e ha dichiarato di riservarsi ogni azione legale a tutela dei clienti. Intanto, le associazioni dei consumatori seguono con attenzione la vicenda, chiedendo interventi urgenti per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.