Mozione sosta gratis in ospedale, si va verso la bocciatura

L’assessore Bonvicini in commissione: “Le soluzioni che possono essere messe in campo verranno trattate da chi ha competenza in questa materia”
REGGIO EMILIA – A sbloccare il far west nell’area dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia ci prova una nuova mozione popolare che ne invoca la gratuità per i sanitari (che ora pagano un abbonamento annuale di 30 euro) e una franchigia di almeno due ore per gli utenti. Il documento promosso da Coalizione civica e dal sindacato delle professioni sanitarie Fials, sottoscritto da 3.000 cittadini, approda lunedì in sala del Tricolore.
Ma la strada è in salita e appare probabile che la maggioranza lo respingerà, come quello a firma di Fratelli d’Italia discusso lo scorso fine settembre. Il motivo lo ha spiegato ieri sera l’assessore alla Mobilità sostenibile Carlotta Bonvicini intervenendo in commissione sul tema, tornato sotto i riflettori dopo la denuncia di un paziente oncologico multato più volte mentre si sottoponeva alla chemioterapia.
Posto che ogni decisione sugli stalli dell’area compete all’Ausl, ha spiegato in sostanza Bonvicini, il Comune attende l’incontro del 4 dicembre, quando la stessa Azienda sanitaria esporrà le sue proposte sul parcheggio elaborate sulla base degli indirizzi concordati lo scorso agosto con l’amministrazione. A quel punto “pensiamo di attivare anche un tavolo di confronto istituzionale con i sindacati confederali”, annuncia Bonvicini, specificando che “l’obiettivo non è fare cassa sulle spalle di chi si cura o tantomeno su quelle degli operatori, ma di gestire il sistema nel modo migliore per garantire a tutti la possibilità di trovare parcheggio evitando situazioni selvagge di auto su aiuole e marciapiedi”.
Continua l’assessore: “Nessuno nega che in questo momento ci sia un problema di sosta nell’area dell’ospedale, sul quale bisognerà però confrontarsi con una discussione a mio avviso non solo politica ma anche tecnica nel merito”. Pertanto “l.
Stando ai dati forniti dall’esponente della Giunta, attualmente i posti a pagamento sono 807, a fronte di 1.071 posti gratuiti, più 534 stalli da considerare riservati. Di questi infatti circa 350 sono per i dipendenti e la restante parte comprende la sosta gialla per disabili ed altre tipologie. All’interno dei 1.071 posti gratuiti vengono contati anche quelli con disco orario, quindi che sono gratis per la prima fascia oraria e poi diventano a pagamento: 71 stalli in prossimità delle Camere ardenti.
“In totale – riprende Bonvicini – diciamo che 1.000 posti auto bianchi, gratuiti, sono ancora presenti, ma nonostante questo abbiamo una situazione di caos e difficoltà, anche a causa del cantiere del Mire (l’ospedale per la maternità e l’infanzia di Reggio in costruzione, ndr) che sicuramente ha sottratto spazi alla sosta”. E “sappiamo anche dei problemi per i sanitari che pagano un abbonamento annuale per sostare nel loro posto di lavoro e poi spesso non trovano in realtà parcheggio”. Il nodo da sciogliere, dice ancora l’assessore, “è che abbiamo tante diverse necessità di parcheggio da conciliare che si susseguono in orari a volte coincidenti, perché ci sono i lavoratori, i turnisti che fanno orari disagiati e notturni, gli utenti, chi fa le cure continuative e chi deve accedere al pronto soccorso”.
Passando ad illustrare gli obiettivi che l’Ausl si è posta, comunicati la scorsa estate, Bonvicini spiega: “In primo luogo c’è la tutela dei lavoratori, in particolare dei turnisti. Poi va risolto il problema di chi fa cure continuative, oncologiche o dialisi, che deve trovare posto. L’obiettivo sarebbe di darglielo gratis. Anche se già adesso, al momento dell’accoglienza in reparto viene consegnato un ticket per la sosta valido per lui o la persona che l’accompagna”. In terzo luogo va reso più agevole l’arrivo al pronto soccorso, oggi l’area con la tariffa più alta, “perché si voleva evitare che gli utenti lasciassero lì l’auto per tutto il giorno”.
E infine, va valorizzato il parcheggio di via Luxemburg dove ferma una navetta che, diretta in centro storico, serve anche l’ospedale. Per quanto riguarda gli introiti che derivano all’Ausl dalla sosta- domanda posta dai commissari- Bonvicini spiega da ultimo che il gestore della sosta è quello di tutte le strisce blu della città: il Consorzio Tea (di cui il Comune fa parte tramite la societò partecipata Til). “Non c’è una corrispondenza diretta tra gestore e Ausl ma, all’interno dei proventi totali della sosta, il Comune gira all’Ausl 200.000 euro all’anno”.
Nella commissione sono intervenute anche le prime firmatarie della mozione: Karin Silvi di Coalizione civica e Giuseppina Parente della Fials. “Approvare questa mozione sarebbe un piccolo riconoscimento per i sanitari che oggi sono sotto attacco”, dice la sindacalista. “Un tempo – aggiunge Parente – Reggio faceva scuola nelle professioni della sanità ed era attrattiva anche come città. Oggi non è più così”.