Una mozione di iniziativa popolare sarà discussa lunedì ed esaminata questa sera dalla commissione Territorio Ambiente
REGGIO EMILIA – Il contestato piano urbanistico del quartiere “Ospizio” di Reggio Emilia, targato Conad, torna in sala del Tricolore. Alla costruzione di un nuovo centro commerciale abbattendo il “bosco urbano” oggi esistente era infatti stata dedicato poco più di un mese fa il primo Consiglio comunale aperto della nuova consigliatura, in cui per sua natura non erano stati messi in votazione dei documenti.
Gli oltre 2.500 cittadini che hanno firmato per fermare il piano particolareggiato di Conad e, in particolare, l’abbattimento di 154 alberi, hanno però presentato anche una mozione di iniziativa popolare che sarà discussa lunedì ed esaminata questa sera dalla commissione Territorio Ambiente.
I giochi sembrano tuttavia già fatti perché, una nota di piazza Prampolini, informa che “il Comune di Reggio Emilia e Conad Centro Nord hanno firmato nei giorni scorsi il documento attraverso il quale Conad Centro Nord si assume tutti gli impegni legati al piano, fra cui quelli infrastrutturali, quelli legati al verde pubblico concordato e quelli economici e finanziari”. Nei prossimi mesi “avranno quindi inizio i lavori preparatori per la realizzazione dell’insediamento”, che come noto comprenderà un supermercato, la Casa della Salute Reggio Est, la nuova biblioteca decentrata e la sede del nuovo polo sociale e territoriale.
L’amministrazione sottolinea inoltre che, allo stato, non si può più mettere mano al piano dell’attuatore privato essendo caduti “i presupposti di una revisione dell’iter amministrativo”. Questo anche a causa del “precedente” creato dalla recente sentenza del Consiglio di Stato riguardante l’edilizia abitativa prevista su via Luxemburg, che ha di fatto dichiarato inammissibile il tentativo di cancellazione, da parte del Comune di Reggio Emilia, di diritti edificatori già acquisiti negli anni passati (nel caso di Conad dal 2006).
“Le scadenze imminenti e l’evidenza dei diritti dell’attuatore del Piano – vale a dire Conad Centro Nord – hanno portato lo stesso a fare richiesta di formalizzare un ulteriore passaggio nell’iter, ossia la firma dello schema di convenzione, a cui gli uffici hanno dovuto dare riscontro positivo”, conclude il Comune. Già nel Consiglio comunale aperto l’assessore alla Rigenerazione urbana e allo Sviluppo sostenibile Carlo Pasini aveva parlato di un processo “irreversibile”, ma rispetto al progetto iniziale sono intervenute delle modifiche.
Secondo la variante approvata dalla Giunta comunale nel maggio del 2024, infatti, la superficie interessata dal nuovo cemento è stata ridotta da 20.000 a 13.000 metri quadri circa. Inoltre 1100 metri quadrati saranno ceduti gratuitamente all’amministrazione. I nuovi parcheggi saranno invece 652, 138 pubblici e 516 privati, di cui 334 interrati. Per quanto riguarda i parametri ambientali, quelli su cui gli animi si sono infiammati di più, l’impermeabilizzazione del suolo, a progetto finito, aumenterà del 3% (dall’attuale 52 al 55%) mentre gli alberi passeranno dai 354 odierni a 492, con 288 nuove piantumazioni. Delle 154 piante che si prevede di abbattere, però, ben 133 sono di grosse dimensioni (25 centimetri di diametro del tronco).