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Sicurezza, le Consulte lanciano l’allarme in consiglio comunale

11 novembre 2024 | 19:41
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Sicurezza, le Consulte lanciano l’allarme in consiglio comunale

Marilena Pelli: “Serve un progetto coordinato di almeno cinque anni”. L’ex assessore Roccatagliati: “Disagio concreto e non percepito”

REGGIO EMILIA – “Le dinamiche riscontrate in zona stazione rendono urgente la promozione di un progetto di contrasto e soluzione del degrado urbano e sociale esistente, che integri una pluralità di azioni e abbia come durata minima quella dell’intera consigliatura”.

Lo afferma Marilena Pelli, coordinatrice della consulta d’ambito “E” di Reggio Emilia, intervenendo nel Consiglio comunale aperto dedicato agli organismi di partecipazione (nove in totale) varati a fine del 2023 per colmare il vuoto lasciato dall’abolizione delle circoscrizioni.

Pelli, la cui zona di riferimento comprende anche l’area critica della stazione ferroviaria, aggiunge poi: “Le condizioni di ordinaria convivenza civile basate sulle relazioni rispettose della legalità e improntate alla correttezza, la sicurezza e la tutela delle persone e dei beni pubblici e privati, il decoro e l’igiene dei luoghi e delle abitazioni sono elementi essenziali sia per favorire l’accoglienza di nuovi abitanti sia per garantire i diritti dei residenti, prevenendo ed evitando fenomeni di trasferimenti e abbandoni, svalutazioni di valori immobiliari apprensione personale e tensione sociale”.

L’area prossima alla stazione storica, conclude la cittadina, “è un contesto fortemente degradato negli ultimi anni e rappresenta una sfida decisiva ed emblematica dei destini della città”.

Sui tre temi individuati per il quartiere – sicurezza urbana, servizi sociosanitari di prossimità e valorizzazione dell’ambiente – i cittadini chiedono poi in concreto che la nuova sede della Polizia locale prevista in viale IV novembre sia accompagnata da gruppi di controllo di comunità, la realizzazione “più rapida possibile della casa della comunità” (nell’ambito del contestato intervento targato Conad sul bosco di Ospizio) e la creazione di un’area verde “vastissima” nel bacino del torrente Rodano, fino ai Comuni vicini.

Punge anche Alessandro Roccatagliati, ex assessore alla Cultura e coordinatore della consulta del centro storico, evidenziando che in passato “suonando al citofono dell’amministrazione per richiesta attive di ogni sorta, spesso poco o nulla succedeva anche per la separatezza dei servizi”. Inoltre, rispetto alla perdita di “funzioni” del cuore della città, “inversioni di tendenza non se ne vedono e anzi la creazione di aule universitare e sedi di ordini profssionali alle Reggiane aumentano l’emorragia”.

Roccatagliati parla infine di “disagio concreto e non percepito dei residenti del centro” e di “ferite recenti e lontane da suturare fra amministrazione e cittadini”. Tra i primi fascicoli che la nuova figura dirigenziale per la città storica promessa dal sindaco Marco Massari dovrà esaminare, dice quindi ancora il coordinatore, ci sono quelli delle “ztl di corso Garibaldi e via Emilia Santo stefano e della movida molesta in piazza Fontanesi”.

Diversi referenti delle consulte chiedono infine al Comune un investimento sulla loro “visibilità” (non solo tra i cittadini, ma tra gli stessi dipendenti comunali) e sedi fisiche nei quartieri. Pieno appoggio alle consulte viene espresso da Ada Francesconi, consigliera comunale del Pd e presidente della commissione 5, competente proprio sugli istituti di partecipazione.

Alessandro Aragona, capogruppo di FdI, osserva invece: “I rappresentanti delle consulte svolgono un lavoro meritorio, ma se a votarli è stato solo il 3% dei reggiani forse non è piaciuto come il Comune ha strutturato questi organismi”. Aragona propone anche di assegnare alle consulte un budget “perché non siano strumentalizzate diventando il megafono dell’assessore di turno”. Sulla stessa linea Dario De Lucia (Coalizione civica) che dopo aver concordato sulla necessità di fondi e sede, indirizza una stoccata alla Giunta: “Con noi – dice De Lucia ai cittadini- del cantiere di via Marx non l’avreste saputo dai giornali”.

Duro anche il commento di Giovanni Tarquini (Lista civica per Reggio), su un “esercizio apparente di democrazia”.