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Export reggiano in calo nei primi nove mesi

17 dicembre 2024 | 11:42
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Export reggiano in calo nei primi nove mesi

Le esportazioni di prodotti reggiani hanno avuto un calo del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi su un valore di 9,8 miliardi

REGGIO EMILIA – Mentre cresce a Piacenza (+7,2% per un valore di 5,1 miliardi) e a Parma (del 2% fino a 7,5 miliardi) l’export segna una battuta di arresto per la provincia di Reggio Emilia. E’ la fotografia scattata dalla Camera di commercio dell’Emilia (che rappresenta le imprese dei tre territori) dell’andamento dei primi nove mesi del 2024.

In dettaglio le esportazioni di prodotti reggiani hanno avuto un calo del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi su un valore di 9,8 miliardi. Il dato, per quanto negativo, risulta meno pesante di quello che si era registrato a giugno: -7,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno. I prodotti “made in Reggio” partono per il 70% per l’Europa e in particolare per Germania, Francia e Polonia.

Restando in area europea, ma al di fuori dell’Unione, e sempre a livello reggiano, in calo è apparso anche l’export verso il Regno Unito, che ha evidenziato una diminuzione del 19,9%, portando così il valore a 465 milioni di euro (115 milioni in meno rispetto al settembre 2023). Le esportazioni verso gli Stati Uniti, ora minacciate dai dazi, sono aumentate dello 0,9% (per un valore di poco oltre un miliardo) mentre calano verso Cina (-20,5%) e Russia (-24,6%).

Guardando ai settori produttivi la flessione interessa in primo luogo il comparto dei macchinari, che da solo rappresenta quasi il 36% dell’export locale e che perde poco meno di 12 punti percentuali. In calo anche il tessile abbigliamento (-5,2%) e l’industria metallurgica (-6,9%). Si salva solo il settore degli alimentari e bevande che, con 625 milioni esportati, è cresciuto del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.