
La proposta dell’azienda è di confermare gli indirizzi già approvati dal Consiglio comunale che equiparano il compenso del presidente a quello di un assessore (86mila euro)
REGGIO EMILIA – Fcr, l’azienda speciale delle farmacie del Comune di Reggio Emilia, chiuderà il 2024 con un utile intorno agli 8,8 milioni, in lieve calo rispetto ai 9 milioni dell’anno precedente. Nel 2025 e nel 2026 si prevedono invece utili di, rispettivamente, 8,6 e 8,4 milioni. Questo a causa di una serie di investimenti che la partecipata ha intrapreso in questi mesi, riguardanti l’ampliamento di alcune strutture, l’innovazione tecnologica e il personale, con il contratto nazionale che scadrà quest’anno e nel cui rinnovo è stato preventivato un aumento del salario dei lavoratori.
E’ il quadro emerso dalla riunione congiunta delle commissioni Welfare e Bilancio, andata in scena martedì sera in municipio. Per quanto riguarda la cosiddetta “area sociale” dell’azienda, che include i servizi ad anziani, disabili e minori (anche stranieri non accompagnati) la spesa sostenuta è stata nel 2024 di 16 milioni e il Comune ha contribuito a farvi fronte con un trasferimento a Fcr di 7 milioni.
Come sottolineato dal presidente Andrea Capelli, però, “l’ultima tranche di 3 milioni è arrivata lo scorso novembre, quindi l’azienda ha dovuto anticipare le spese in corso d’anno. Chiediamo di migliorare questo aspetto per garantire la continuità dei servizi”. La spesa sociale del prossimo biennio è stimata in circa 11 milioni l’anno prossimo e 12 nel 2026. Con i contributi comunali previsti, pari a 3,1 milioni, questo capitolo “sarà in pareggio come da indicazioni”.
Altro punto affrontato dalle commissioni è quello del compenso degli amministratori. La proposta dell’azienda è di confermare gli indirizzi già approvati dal Consiglio comunale che equiparano il compenso del presidente a quello di un assessore (di recente aumentato da una legge nazionale varata dal Governo Draghi). Una panoramica delle farmacie cittadine ha infine evidenziato che la nuova attività aperta alla stazione Mediopadana stenta a decollare e non raggiunge il pareggio di bilancio. Ma Fcr confida in un’inversione di rotta quando potrà trasferirsi nei nuovi spazi che Rfi sta ristrutturando nel sottoviadotto dell’infrastruttura.