
Cgil e Filt: “Non si tratta più di incidenti, bisogna fermare la mattanza”
REGGIO EMILIA – Un’iniziativa di mobilitazione “che dia un segnale forte ed immediato e per ribadire ancora una volta che non si può morire così nel 2024”. La stanno organizzando la Filt Cgil di Reggio Emilia e le altre sigle sindacali degli autoferrotramvieri per fermare “la mattanza” delle morti sul lavoro.
L’iniziativa prende le mosse dall’infortunio in cui ieri a Rubiera ha perso la vita un macchinista ferroviario, investito da un treno in transito. “Non si può più parlare di ‘ennesimo incidente’ ma bisogna attribuire le responsabilità a chi le ha, Mercitalia (società del gruppo Fs, ndr) innanzitutto, e più in generale al Governo che nulla fa per correggere un sistema produttivo profondamente sbagliato”, sottolinea la Cgil di Reggio Emilia.
“La prima preoccupazione del ministro dei trasporti non può essere la limitazione del diritto di sciopero dei lavoratori ma deve essere la loro incolumità fisica, sia che essi siano lavoratori diretti sia che operino in appalto”, aggiungono Federico Leoni e Giuseppe Ranuccio della Filt. Esprimendo “sentito cordoglio e vicinanza” ai parenti della vittima i sindacati chiedono infine “chiarezza e giustizia perché quest’ennesima assurda morte non resti impunita”.