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Mafie, Cgil preoccupata per aziende esposte ed estorsioni

16 dicembre 2024 | 14:33
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Mafie, Cgil preoccupata per aziende esposte ed estorsioni

Dopo il report della Cgia di Mestre secondo cui ci sarebbero 1.852 aziende “potenzialmente prossime a contesti di criminalità organizzata”

REGGIO EMILIA – I dati della Cgia di Mestre (basati sull’ultimo report di Bankitalia) secondo cui in provincia di Reggio Emilia ci sarebbero 1.852 aziende “potenzialmente prossime a contesti di criminalità organizzata” sono per la Cgil provinciale “estremamente preoccupanti”.

Lo ribadisce lo stesso sindacato, evidenziando che i numeri collocano il territorio reggiano al secondo posto regionale dopo Bologna e al sedicesimo nazionale, “fotografando un primato che lancia più di un campanello d’allarme”.

Ad esempio, rimarca Luca Chierici della segreteria confederale della Cgil, “colpisce l’incremento di denunce per estorsione presentate a Reggio nel 2023 (aumentate del 74% rispetto all’anno precedente), dato che denota però anche una minore disponibilità a subire passivamente tali episodi.

La mancata denuncia, infatti, non è necessariamente segnale di mancata estorsione”. A fronte dei dati emersi, secondo Chierici, occorre quindi “una forte presa d’atto, anche da parte delle associazioni datoriali presenti nella nostra provincia, le quali devono adoperarsi con crescente impegno per mettere all’angolo le imprese associate che si scoprano essere invischiare in attività illegali e denunciare, ove siano a conoscenza, tali fenomeni”.