La commemorazione |
Altre news
/

Massari: “I Cervi parlano all’Italia di oggi”

28 dicembre 2024 | 16:47
Share0
Massari: “I Cervi parlano all’Italia di oggi”

Il sindaco: “Riemergono ideologie autoritarie e populiste, che sono una minaccia ai valori democratici”

REGGIO EMILIA – L’eredità dei fratelli Cervi “parla anche all’Italia di oggi” ed è un “richiamo potente al dovere della memoria”, soprattutto in un momento storico in cui riemergono “ideologie autoritarie e populiste”, che sono una “minaccia ai valori democratici”.

A parlare in questi termini è il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, intervenuto questa mattina in occasione della commemorazione in ricordo dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri, fucilati dai nazifascisti al Poligono di Tiro di Reggio Emilia all’alba del 28 dicembre 1943. Alle cerimonie, che si sono svolte nella Sala del Tricolore del Palazzo comunale e al Poligono di Tiro, hanno preso parola anche il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, l’assessore regionale Alessio Mammi e la presidente dell’Istituto Alcide Cervi, Albertina Soliani.

L’esempio dei fratelli Cervi, sostiene il sindaco, “ci ricorda che il cambiamento più grande si ottiene lavorando insieme, unendo le forze per superare le difficoltà e raggiungere obiettivi comuni, nella convinzione che la felicità individuale si realizza solo nella comune armonia della comunità”. In questo senso, afferma Massari “l’eredità dei Cervi parla anche all’Italia di oggi. In momenti certamente non facili per il Paese e per il contesto internazionale, ci richiama a riscoprire il valore della cultura come strumento di liberazione, a credere nel potere delle scelte individuali e a coltivare il senso di comunità come antidoto alle divisioni e alle ingiustizie”.

Inoltre, prosegue il sindaco di Reggio Emilia, “i fratelli Cervi ci insegnano che la memoria non è solo ricordo, ma impegno vivo e attuale. Preservare la loro storia significa continuare a credere nella possibilità di un mondo migliore, fondato sui valori della Costituzione, sull’uguaglianza, sulla giustizia sociale e sulla pace. E significa anche rinnovare ogni giorno la promessa di lottare contro l’indifferenza e l’ignoranza, per fare della cultura e della solidarietà i pilastri di una società più giusta”.

Ricordare il loro sacrificio dunque “è essenziale- insiste Massari- la memoria non è solo un esercizio storico o retorico, ma un atto politico e civile: ricordare significa imparare dal passato per costruire, insieme, un futuro migliore”. Presente alle celebrazioni anche il presidente del Consiglio comunale di Imola, Roberto Visani.

“La memoria dei fratelli Cervi – afferma – vive nelle coscienze di ognuno di noi e in questo tornante della storia, carico di incertezze, il loro sacrificio ci incoraggia a resistere per difendere l’umanità dalla disumanità. Incontrare oggi Cervi, figlio di Aldo, il terzogenito dei setti fratelli, è stato un privilegio ma anche una responsabilità perché in questo tempo impariamo ad accogliere il suo appello a ‘non lamentarci ma a lottare’ per essere artigiani di pace e di democrazia”, conclude Visani.