Mauro ce l’ha fatta: l’Inps ha pagato la sua cassa integrazione

Con il pagamento dei 3.000 euro di cassa, Mauro ora avrà gli ultimi contributi che sbloccano l’obiettivo della pensione nel febbraio 2025 dopo più di 40 anni di lavoro nei campi e nei caseifici
REGGIO EMILIA – “Il Natale di Reggio Emilia porta in dono una bella storia di diritti e di lavoro che vincono. Dopo un anno, grazie al sostegno di Fai Cisl Emilia Centrale, dei media reggiani e dell’affetto di una città intera, Mauro Malagoli ha finalmente ottenuto il pagamento della sua cassa integrazione e dei contributi. Fra due mesi potrà andare in pensione recuperando la serenità che merita. Ecco perché facciamo sindacato: per garantire la dignità e riaccendere la speranza”.
Sono le parole di Rosamaria Papaleo, leader di Cisl Emilia Centrale, poche ore dopo l’arrivo a Malagoli del bonifico Inps che chiude un calvario partito a gennaio, quando era stato congelato al lavoratore il pagamento degli ultimi tre mesi di cassa integrazione. Si sapeva solo che la pratica era ferma a Roma tra l’Inps centrale e il Ministero del Lavoro e intanto a Mauro era accaduto di tutto: il licenziamento, la morte della madre, spese troppo grandi da gestire, una sorella di cui farsi carico. Un rebus affrontato solo con un piccolo assegno di disoccupazione.
“Sono felicissimo per Mauro e la sua famiglia, che avevano conosciuto troppo dolore – commenta Daniele Donnarumma, segretario generale Fai Cisl Emilia Centrale –. E sono orgoglioso del team Fai che non ha mai lasciato solo questo iscritto. E’ il nostro lavoro ed è la nostra passione, abbiamo fatto di tutto per centrare l’obiettivo e la gioia di Mauro oggi ci ripaga. Ringrazio l’Inps di Reggio Emilia, per la collaborazione che ha sempre garantito, e l’Inps centrale che ha ascoltato il territorio ed il sindacato, intervenendo nel migliore dei modi”.
OBIETTIVO PENSIONE: RAGGIUNTO
Con il pagamento dei 3.000 euro di cassa, Mauro ora avrà gli ultimi contributi che sbloccano l’obiettivo della pensione nel febbraio 2025 dopo più di 40 anni di lavoro nei campi, nei caseifici e, da ultimo, nel giro del latte che ha svolto per 12 anni al Caseificio Boiardo in località San Maurizio.
LA GIOIA (E LE LACRIME) DI MAURO
Sì, è emozionatissimo Mauro Malagoli, gli occhi rossi e la voce un po’ affaticata di chi ha fatto e ricevuto tante telefonate.
“Ho pianto per la gioia perché oggi finisce un incubo nel quale il cuore grande di Reggio non mi ha lasciato solo. E’ stata come un abbraccio la solidarietà dei reggiani che proponevano di lanciare una raccolta fondi. E’ stato uno scudo il lavoro dei giornalisti di Reggio che hanno dato voce alla mia storia – prosegue Mauro –. Sono state una famiglia la Cisl Emilia Centrale e la mia categoria, Fai Cisl. Ho toccato sulla pelle l’importanza di avere un sindacato e lo voglio dire ai più giovani: tutelatevi, non credete a chi vi dice che il sindacato è inutile. Da solo non ce l’avrei mai fatta a sbloccare una pratica che era sepolta a Roma e per la quale non avevo risposte”.
“UNO DEI NATALI PIU’ BELLI DELLA MIA VITA”
Mauro racconta che “mi sono sentito impotente di fronte allo Stato e ciò porta tanti pensieri brutti. Se sono qui lo devo anche a Roberto Pinotti, il sindacalista di Fai Cisl che mi ha seguito e che per me è come un fratello. Oggi non ho vinto io, ha vinto Reggio, hanno vinto la solidarietà e la capacità di fare squadra. Una squadra dove un posto d’onore ce l’ha mia sorella: insieme abbiamo trascorso un anno orribile, schiacciati dalle spese e dall’incertezza. Penso di non aver rubato nulla allo Stato, la pensione me la sono conquistata e ora in casa nostra, dopo tanta paura, arriva finalmente la serenità. Questo sarà uno dei Natali più belli della mia vita”.