
I gruppi uniti: “Ha mancato di rispetto a consiglio comunale e cittadini firmando l’accordo con Conad prima della discussione della mozione di oggi”
REGGIO EMILIA – Per il pasticcio nella gestione del piano urbanistico di Ospizio le opposizioni in Consiglio comunale a Reggio Emilia chiedono la testa dell’assessore Carlo Pasini. Fratelli d’Italia presenterà infatti oggi in sala del Tricolore un ordine del giorno urgente (di cui per prima cosa verrà votata l’ammissibilità) chiedendo le dimissioni o il ritiro delle deleghe all’esponente della giunta competente per la Rigenerazione urbana.
L’atto – più dimostrativo che altro – sarà sottoscritto anche dai gruppi di Coalizione civica, Lega e Forza Italia. Non lo firmeranno invece i civici Giovanni Tarquini e Carmine Migale che, pur condividendo l’impianto e le motivazioni dell’odg, considerano Pasini un “agnello sacrificale” e vogliono approfondire la vicenda per chiarire se ci siano responsabilità anche di altri assessori.
La questione, che ha spaccato anche la giunta facendo uscire dai ranghi l’assessore all’Ambiente di Europa Verde Carlotta Bonvicini, riguarda come noto il nuovo cemento pronto a calare sul quartiere di Ospizio, dove sorgeva la vecchia casa di riposo della città. Conad Centro nord, forte di una sentenza del Consiglio di Stato sulla validità di diritti edificatori acquisiti anni fa, vi costruirà al suo posto un complesso che ospiterà: un supermercato, la nuova casa della salute della zona (che verrà affittata all’Ausl) e gli spazi della biblioteca decentrata e del polo sociale che saranno ceduti all’amministrazione.
Il tutto spianando un’area verde che un comitato di cittadini difende con le unghie e con i denti e che ad ottobre scorso ha già portato la questione in Comune nel primo Consiglio comunale aperto della nuova consigliatura.
Per tutelare 154 piante il comitato ha poi raccolto oltre 3.000 firme a sostegno di una mozione di iniziativa popolare che sarà discussa oggi dall’assemblea cittadina. Ma venerdì scorso, quando l’istanza “dal basso” che chiedeva proprio di sospendere l’intervento per migliorarne il progetto sotto il profilo ambientale, il Comune ha fatto sapere di aver chiuso con Conad la convenzione propedeutica all’avvio dei lavori.
La firma dal notaio, che andava apposta entro il 31 dicembre, sembra sia avvenuta il 13 novembre scorso, dopo che Conad ha fatto “la voce grossa” minacciando diffide e richieste di danni in seguito a due appuntamenti rimandati dall’amministrazione comunale.
“In politica la forma è anche sostanza e la firma di questa convenzione con Conad prima che la mozione dei cittadini fosse discussa in commissione e dibattuta in Consiglio, io penso sia avvenuta in modo quantomeno inopportuno”, dice il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona. “Sentirci dire dall’assessore Pasini che quello che avrebbe deliberato il Consiglio comunale non è tecnicamente importante, anche se è vero, denota una mancanza di rispetto istituzionale verso tutti gli eletti e nei confronti di un senso civico di coloro che hanno raccolto le firme e preparato la mozione”, aggiunge Aragona.
Che conclude con una stoccata: “Siamo poi stanchi degli assessori di lotta e di governo. L’assessore Bonvicini ha preso le distanze dalla decisione, ma deve assumersi le sue responsabilità. Essere fedele custode della volontà della Giunta in Consiglio e una rivoluzionaria di piazza fuori sa tanto di ipocrisia più che di coerenza”.
“Ci presentiamo come opposizioni unite, cosa non scontata, a dire alla città e alla Giunta che questo fatto non può passare in cavalleria, vista la sua gravità politica, quasi senza precedenti” commenta il capogruppo di Coalizione civica Fabrizio Aguzzoli. “Credo – continua – che Pasini non si sia neanche accorto del vulnus, perché si considera un tecnico, ma ha un ruolo politico ed è per questo inadeguato”.
Soprattutto però, evidenzia Aguzzoli, “contestiamo la visione di questa maggioranza che, come quella precedente, pensa che il Consiglio comunale non serva a nulla e sia un fastidioso orpello da cui bisogna legalmente passare, ma tanto poi si decide in altre sedi. Ma se accettiamo questo possiamo andare a casa”.
Secondo Giovanni Tarquini “va sicuramente stigmatizzato l’atteggiamento arrogante e prepotente di chi amministra e scavalca il fisiologico e democratico dibattito popolare”. Tuttavia, “colpevolizzare il singolo assessore in questa fase è prematuro. Bisogna capire chi e come ha messo Conad in posizione di forza sul Comune”. Claudio Bassi, capogruppo di Forza Italia, parla di un comportameno “oltraggioso” verso il Consiglio comunale, trattato “tamquam non esset (come se non esistesse).
Per l’azzurro, tuttavia, è “ancora possibile cambiare progetto se c’è la volontà politica e questo è il messaggio che noi vogliamo dare compatti. Spero la maggioranza sia con noi”. Alessandro Rinaldi della Lega, infine, condanna le dichiarazioni “denigratorie dei consiglieri e dell’ex segretario comunale Stefano Gandellini fatte da Pasini in commissione, peraltro tecnicamente sbagliate sull’ammissibilità della mozione popolare”.