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Rapine a mano armata in farmacie: due arresti

7 dicembre 2024 | 13:11
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Rapine a mano armata in farmacie: due arresti

In manette due fratelli italiani di 23 e 41 anni rapine pluriaggravate, detenzione di arma clandestina e lesioni personali

REGGIO EMILIA – Rapine a mano armata in farmacie: la polizia e i carabinieri arrestano due rapinatori che finiscono in carcere. Sono due fratelli italiani, uno 41enne, con alle spalle precedenti per rapina, l’altro 23enne, con piccoli precedenti, i rapinatori arrestati nei giorni scorsi in flagranza di reato nel corso di un’operazione congiunta.

Martedì sera, in prossimità dell’orario di chiusura della farmacia Rivi, a Santa Maria della Fossa a Novellara, i malviventi, con il volto travisato, guanti calzati ed armati di pistola, sono entrati intimando alle farmaciste di consegnare loro l’incasso.

Poiché nelle ultime settimane si erano verificati episodi analoghi, sempre in prossimità dell’orario di chiusura, le forze di polizia avevano messo in campo tutte le forze disponibili, monitorando alcune farmacie e tabaccherie ritenute sensibili e che, in considerazione della loro ubicazione e della presenza di vie di fuga sprovviste da sistemi di videosorveglianza, potevano essere rapinate.

L’intuizione investigativa si è rivelata corretta, infatti, grazie al tempestivo intervento del personale della squadra mobile e dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia, i rapinatori sono stati fermati mentre erano ancora all’interno della farmacia e, in particolare, mentre minacciavano la farmacista con la pistola in pugno.

Dopo aver visto i due rapinatori entrare in farmacia, i poliziotti ed i carabinieri, appostati nei pressi, sono entrati intimandogli di arrendersi e di deporre le armi. Non è avvenuto e ne è nata una colluttazione nel corso della quale un sovrintendente della polizia, sfruttando un attimo di distrazione di un rapinatore, gli si è avventato addosso cercando di disarmarlo del revolver che impugnava.

A quel punto è entrato in azione il complice che, tentando di liberare il fratello dalla presa del poliziotto, lo ha colpito al capo con un martello provocandogli una ferita lacero contusa, medicata con quattro punti di sutura. L’arrivo dei rinforzi ha permesso di arrestare due fratelli per tentata rapina aggravata, per le lesioni personali cagionate al pubblico ufficiale e per la detenzione del revolver con matricola abrasa e quattro cartucce nel tamburo.

L’operazione è proseguita fino a tarda notte con le perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei due rapinatori che hanno consentito di reperire le tracce del coinvolgimento dei due fratelli in relazione ad altre due rapine in farmacia commesse nelle settimane precedenti.

Il 13 novembre i due rapinatori avevano preso di mira la farmacia “La Roncina” di via Tito e, intorno alle 18,30, erano entrati in azione, minacciando con un taglierino la farmacista intimandole di consegnare l’incasso.Dopo essersi impossessati di 2.600 euro erano fuggiti su un’auto parcheggiata nei pressi.

Dopo due giorni i due fratelli avevano messo a segno il secondo colpo rapinando la farmacia San Bartolomeo in via Arpea. Il modus operandi era sempre lo stesso. Entrambi con il volto travisato da cappucci e sciarpe, guanti calzati ed armi in pugno, erano entrati intorno all’orario chiusura all’interno dell’esercizio commerciale. Questa volta uno dei due criminali aveva con sé una pistola di piccole dimensioni utilizzata per minacciare la farmacista. I due rapinatori non avevano però messo in conto la possibile reazione della donna che, in più occasioni, aveva provato ad impedire ai rapinatori di impossessarsi dell’incasso.

L’opposizione della farmacista non aveva fatto desistere i rapinatori che, dopo averle strappato e danneggiato il telefono con il quale stava per chiedere aiuto, l’avevano aggredita per poi fuggire con il bottino, pari a 200 euro, non prima di averla chiusa all’interno del bagno della farmacia in modo da guadagnare del tempo prima che fosse lanciato l’allarme.

Oggi il Gip ha condiviso il quadro probatorio delineato, convalidando l’arresto in flagranza di reato ed emettendo al contempo la misura cautelare della custodia in carcere anche per le rapine dei giorni precedenti. I due dovranno così rispondere di tre rapine pluriaggravate, detenzione di arma clandestina e lesioni personali.