Torrente Rodano, lavori per 1,8 milioni di euro

Il Comune ha firmato un’intesa con l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Centrale e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
REGGIO EMILIA – Inizieranno la prossima primavera e dovrebbero concludersi nella prima metà del 2026 i lavori che, a Reggio Emilia, riguarderanno l’area del torrente Rodano e i rii del Mauriziano. Lo prevede l’accordo (formalizzato in una delibera di Giunta) firmato tra il Comune, l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Centrale e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
Gli interventi, per i quali è stato già ultimato il progetto di fattibilità tecnico economica ed è ora in corso quello esecutivo, hanno un valore complessivo di 1,8 milioni di cui 1,4 da finanziamento regionale e il resto da Comune e Consorzio di bonifica. Nelle fasce urbane e periurbane della zona orientale di Reggio Emilia si prevedono in particolare “infrastrutture verdi” (aree naturali o seminaturali) e “blu” (aree dominate da corpi d’acqua superficiali o corsi dacqua) di rilevanza strategica.
“La riqualificazione di quest’area – spiega il vicesindaco Lanfranco de Franco – è un progetto che parte da lontano, da quando nel 2018 è stato firmato il Patto dei Rii del Mauriziano, cui hanno fatto seguito una lunga serie di iniziative di partecipazione e coinvolgimento delle realtà che operano in quest’area. Grazie al finanziamento regionale, nei prossimi due anni sarà possibile riqualificare questa parte di territorio dall’importante valenza non soltanto naturalistica e ambientale, ma anche culturale e storica”.
Si tratta “di un intervento innovativo, in cui per la prima volta – grazie anche alla presenza dell’Ente parchi – si interviene in un contesto cosi urbanizzato, basato sulla rinaturalizzazione dello spazio verde, riforestazione e messa in sicurezza della rete idraulica: parliamo di 30mila nuovi alberature, di depavimentazione di 11.000 metri quadrati e di interventi lungo corsi d’acqua per più di 6,5 chilometri”, conclude De Franco.
Il progetto, aggiunge l’assessore alla sotenibilità Carlotta Bonvincini, “è stato concepito prima degli eventi alluvionali, ma è già orientato nella direzione della rinaturalizzazione in ottica di sicurezza idraulica. Ora, alla luce di quanto accaduto e delle criticità emerse, avremo l’opportunità di calarlo sul territorio adottando ulteriori accorgimenti per azioni di miglior gestione del sistema delle acque”.