Italia e mondo

Traversetolo, i giudici: “Chiara Petrolini lucida e senza scrupoli”

4 dicembre 2024 | 11:10
Share0
Traversetolo, i giudici: “Chiara Petrolini lucida e senza scrupoli”

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza del Tribunale del Riesame di Bologna che ha disposto la custodia cautelare in carcere (non esecutiva in attesa del parere della Cassazione) per la 21enne

PARMA – Il caso di Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo (Parma) accusata di aver ucciso e occultato due neonati, continua a suscitare sgomento, soprattutto alla luce delle osservazioni del Tribunale del Riesame di Bologna. I giudici hanno evidenziato un profilo psicologico e comportamentale definito da una “lucidità estrema”, “assenza di scrupoli” e una “sconcertante freddezza”. Questa valutazione è stata alla base della decisione di disporre la custodia cautelare in carcere, sebbene al momento la misura sia sospesa in attesa del giudizio della Cassazione.

Le motivazioni del tribunale

Il Tribunale ha sottolineato che:

  • Le due gravidanze, i parti e le soppressioni dei neonati sono avvenute nel contesto domestico, senza che i genitori si accorgessero di nulla, sollevando dubbi sull’efficacia del controllo familiare come misura preventiva.
  • La condotta di Petrolini è stata descritta come “inquietantemente capace di dissimulazione”, priva di compassione e caratterizzata da un’eccezionale capacità di nascondere i propri atti.
  • È emersa l’inaffidabilità nei rapporti interpersonali, che contribuisce a rendere concreta la possibilità di ulteriori gravidanze e azioni analoghe.

Gli eventi e la reazione dei genitori

Il comportamento dei genitori è stato oggetto di rilievo da parte della magistratura:

  • Il 7 agosto 2024, giorno del secondo parto e del presunto seppellimento del neonato, il padre ha notato tracce di sangue, che sono state giustificate da Petrolini come conseguenza di un ciclo mestruale abbondante.
  • Il 9 agosto, quando hanno appreso del ritrovamento del corpo del neonato e dell’intervento dei carabinieri, i genitori hanno deciso di non interrompere la loro vacanza all’estero, preferendo non “rovinare il viaggio organizzato da tempo”.
  • In una conversazione intercettata, la madre ha manifestato preoccupazioni legate a un eventuale trasferimento dall’Italia, anziché concentrarsi sul contenuto delle accuse rivolte alla figlia.

La prospettiva della Procura

Il procuratore di Parma, Alfonso D’Avino, ha ribadito la gravità della situazione, sottolineando l’inquietante contesto familiare in cui si sono verificati gli eventi e l’apparente mancanza di consapevolezza o di intervento da parte dei genitori. Questo, secondo i giudici, rafforza la necessità di misure restrittive per evitare il rischio di reiterazione.