Bond ibrido Iren per 500 milioni, sottoscritta 8 volte l’offerta

Cedola al 4,5%. Dal Fabbro: “In linea con strategia di crescita”
REGGIO EMILIA – Iren ha collocato con grande successo la sua prima emissione obbligazionaria ibrida dal valore nominale di 500 milioni di euro. L’emissione, effettuata in esecuzione della delibera del 18 dicembre 2024 del consiglio di amministrazione della società, ha ricevuto richieste di sottoscrizione quasi 8 volte rispetto all’ammontare offerto, totalizzando ordini per un importo pari a 4 miliardi di euro.
La data di regolamento è prevista il 23 gennaio 2025. L’operazione, volta a rafforzare – spiega una nota – la struttura patrimoniale e sostenere la flessibilità finanziaria del gruppo, è coerente con la strategia di crescita di Iren finalizzata all’integrazione di Egea, a cogliere nuove potenziali opportunità inorganiche oltre alla realizzazione degli investimenti previsti nel piano industriale 2024-2030 e conferma l’impegno di Iren al mantenimento dell’attuale rating investment grade.
Il prestito obbligazionario, emesso in una singola tranche da 500 milioni di euro, è non convertibile, subordinato, perpetuo ed esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della società, come stabilito nei relativi termini e condizioni. La cedola fissa annuale del 4,5% sarà corrisposta fino alla prima reset date del 23 aprile 2030.
“Questa iniziativa è perfettamente in linea con la nostra strategia di crescita, che prevede l’integrazione di Egea e la realizzazione degli investimenti previsti nel nostro Piano Industriale 2024-2030, consentendoci di mantenere un’adeguata flessibilità finanziaria per cogliere eventuali ulteriori opportunità di sviluppo” sottolinea Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del Gruppo Iren.
“Siamo soddisfatti del risultato dell’operazione che ci consente di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale del nostro gruppo – aggiunge Giovanni Gazza, cfo del gruppo Iren – diversificando altresì la base degli investitori. L’emissione del bond ibrido garantisce un’elevata flessibilità finanziaria a supporto del raggiungimento dei target economico-finanziari fissati nel Piano Industriale”.