
Aveva 90 anni: fu fondatore nel 1948 dell’U.S. San Pellegrino, poi nucleo originario del Santos 1948. Domani i funerali
REGGIO EMILIA – Franco Iori, figura simbolo del calcio dilettantistico reggiano, ci ha lasciati oggi all’età di 90 anni. Fondatore nel 1948 dell’U.S. San Pellegrino, poi nucleo originario del Santos 1948, ha dedicato gran parte della sua vita allo sport, alla comunità e alla famiglia.
Nato nel 1934 a Reggio Emilia, nel quartiere di San Pellegrino, Franco ha sempre avuto un legame profondo con questa zona della città, che è stata il palcoscenico della sua lunga e intensa esistenza. Diplomatosi ragioniere all’Istituto Secchi, ha lavorato nel settore amministrativo di importanti imprese locali, principalmente nel comparto della meccanica agricola.
Il calcio è stato il suo grande amore: dapprima come atleta (anche nelle giovanili del Catania durante il servizio militare), poi come instancabile allenatore e dirigente dell’U.S. San Pellegrino. Per decenni ha guidato giovani generazioni, trasmettendo non solo tecnica sportiva ma anche valori di fraternità ed educazione sociale. “Lo sport per me non è stata solo una grande passione, ma una vera missione”, dichiarava con orgoglio.
Oltre all’impegno sportivo, Franco ha ricoperto ruoli nella vita politica locale, militando nella Democrazia Cristiana e successivamente come sostenitore del Partito Democratico. Tra i suoi legami più forti vi è quello con Graziano Delrio, che mosse i primi passi calcistici proprio nella squadra allenata da Iori.
Lascia l’amata moglie Luciana, con cui ha condiviso oltre 63 anni di matrimonio, i figli Emilio, Giovanni, Paolo e Matteo e nove nipoti, che rappresentavano il suo grande orgoglio.
Le esequie si terranno sabato alle 14,30 nella chiesa del Buon Pastore, con partenza dalla Casa Funeraria Reverberi. Al termine della funzione, la salma sarà accompagnata al cimitero di Sabbione. La famiglia ha richiesto che eventuali donazioni siano destinate alla parrocchia di San Pellegrino.
Alla famiglia e al collega Matteo vanno le più sentite condoglianze della redazione di Reggio Sera