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La Meloni vola da Trump: “Ha preso d’assalto l’Europa”

5 gennaio 2025 | 13:16
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La Meloni vola da Trump: “Ha preso d’assalto l’Europa”

Missione a sorpresa della premier in Florida. Il New York Times rivela: “Ha premuto sul caso di Cecilia Sala”

ROMA – La premier italiana Giorgia Meloni è volata negli Stati Uniti per un incontro a porte chiuse con Donald Trump, futuro presidente americano. L’arrivo all’aeroporto di Palm Beach è avvenuto alle 19,29 locali, segnando l’inizio di una visita lampo, tenuta sotto stretto riserbo, nella residenza di Trump a Mar-a-Lago.

Ad accoglierla, oltre al tycoon, una delegazione di alto profilo della nuova amministrazione americana, tra cui Marco Rubio, designato segretario di Stato, Mike Waltz, prossimo consigliere per la sicurezza nazionale, Scott Bessent, scelto come segretario del Tesoro, e l’imprenditore texano Tilman Fertitta, futuro ambasciatore USA in Italia. Presenti anche l’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, e alcuni ospiti selezionati.

Un brindisi tra elogi e diplomazia
Durante un momento informale nel salone principale della residenza, Trump si è rivolto ai presenti elogiando Meloni: «È un’emozione straordinaria ospitare una donna incredibile, la premier italiana. Ha conquistato l’Europa con la sua leadership». Rubio ha aggiunto: «Un’alleata preziosa e una guida determinata».

Dopo un breve colloquio privato al piano superiore, Trump e Meloni sono tornati tra gli ospiti per assistere alla prima del documentario Eastman Dilemma. La proiezione, durata fino alle 22:20, ha esplorato i controversi procedimenti giudiziari seguiti alle elezioni presidenziali del 2020, con particolare attenzione al caso dell’avvocato John Eastman.

Caso Cecilia Sala: diplomazia al centro della scena
Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il caso di Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta in Iran dal 19 dicembre senza accuse formali. Sala si trova nel carcere di Evin, noto per le dure condizioni di isolamento. L’Italia chiede il rilascio immediato della reporter, ma la vicenda è complicata dalla richiesta americana di estradizione di Abedini Najafabani, cittadino iraniano arrestato in Italia e accusato di collaborare con i pasdaran per lo sviluppo di droni impiegati in operazioni militari.

Fonti vicine ai colloqui suggeriscono che Meloni abbia sollecitato un intervento americano per risolvere il caso, sottolineando l’urgenza di una soluzione diplomatica. Il New York Times ha riportato che la premier italiana ha esercitato «forti pressioni» sul tema durante l’incontro.

Dazi, Ucraina e nuove alleanze
Oltre al dossier Iran, l’agenda ha incluso questioni di peso come i dazi commerciali e il conflitto in Ucraina, con l’obiettivo di rafforzare l’asse transatlantico in vista del nuovo mandato presidenziale di Trump. La visita di Meloni assume particolare rilievo strategico, collocandosi a pochi giorni dall’arrivo a Roma del presidente uscente Joe Biden e a due settimane dall’insediamento ufficiale di Trump alla Casa Bianca.

Un rientro sotto i riflettori
Dopo cena, Meloni ha lasciato Mar-a-Lago e il suo aereo è decollato da Palm Beach poco dopo le 23 locali. Il rientro a Roma è previsto all’alba, con un’agenda già fitta di impegni diplomatici.