Pci e Brigate rosse, le “pulizie” fantasma di Roberto Fiore
Il leader di Forza Nuova è rimasto ancora imprigionato negli anni Settanta, ai tempi di Lotta Studentesca e Terza Posizione
REGGIO EMILIA – Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, è venuto oggi a Reggio e ha detto che vuole aprire una sede per fare “pulizia di quelli che sono dei poteri vecchi, forti e beceri, dalle Brigate rosse, al Pci di un certo tipo, alla ‘ndrangheta”.
Vorremmo informare Fiore che le Brigate rosse sono nate sì a Reggio (anche se non vi hanno mai operato, ndr), ma sono sparite fortunatamente dal paese negli anni Ottanta. Il Pci era, è vero, molto forte nella nostra città, ma non esiste più dal 1989 e comunque, guardandoci intorno, non ci sembra che abbia fatto molti danni visto il livello di benessere e di qualità dei servizi in cui vivono i reggiani, anche se leggermente offuscati negli ultimi anni.
Resta la ‘ndrangheta, quello è vero. Se Fiore vuole veramente aprire una sede per combattere la criminalità mafiosa nella nostra città, è il benvenuto. Ma dubitiamo che alludesse a quello nell’intervista che ha dato oggi a noi cronisti. Insomma, francamente, le sue dichiarazioni ci sembrano un tantino fuori dal tempo.
Ci pare che il leader di Forza Nuova sia rimasto ancora imprigionato negli anni Settanta ai tempi di Lotta Studentesca e Terza Posizione. Si aggiorni, magari la prossima volta gli riesce anche di superare l’uno per cento alle elezioni.