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Mediopadana, bus urta contro pensilina ed esplode

24 gennaio 2025 | 18:54
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Mediopadana, bus urta contro pensilina ed esplode

Al momento dell’incidente, a bordo del mezzo c’era soltanto il conducente che è rimasto ferito

REGGIO EMILIA – Paura nel tardo pomeriggio di oggi davanti all’ingresso della stazione Mediopadana. Intorno alle 17,45, un autobus urbano della linea Seta, alimentato a gas naturale liquefatto, ha urtato una pensilina per cause ancora in fase di accertamento.

L’impatto ha generato una deflagrazione, provocata dalle bombole sul tetto del mezzo, che ha seriamente danneggiato il veicolo. Al momento dell’incidente, a bordo del mezzo c’era soltanto il conducente, un 57enne che lavora a Seta da un anno, ma che viene descritto come una persona esperata, che è rimasto ferito ed è stato portato al Santa Maria Nuova. Fortunatamente, nessun passeggero era presente nelle vicinanze al momento dell’esplosione.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 per prestare soccorso all’autista, insieme a polizia e ai vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area della stazione Mediopadana e avviato le prime indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Per l’autista i traumi sono fortunatamente di lieve entità: ferite lievi per una passante raggiunta dai detriti.

Spiega Francesco Fusco, autista veterano di Seta e sindacalista Fit Cisl: “Le indagini diranno bene cosa è successo. Considerando la grande esperienza del collega bisogna evitare i processi sommari parlando solo di errore e battere tutte le piste, come quella del malore o delle auto parcheggiate male, che hanno costretto l’autobus a deviare la sua rotta, spostandosi troppo verso destra. Mentre guardo un autobus letteralmente esploso e penso al nostro collega ferito e a tutte le persone che potevano essere a bordo, lasciatemi dire che il design della stazione è molto bello ma come autista mi ha sempre lasciato dubbi feroci un’area di transito per gli autobus che non è dedicata, non è in uno spazio senza ostacoli, ma si mischia con gli ncc e i taxi, costringendoci a passare sotto alla pensilina tenendo la sinistra della carreggiata, per non urtare la copertura. L’ingresso a quella corsia è controllato da una telecamera che però non evita l’accesso delle auto private non autorizzate. Basta guardare su Google Maps il livello di ingorgo che si crea. L’incidente di oggi ci dice che la circolazione dei mezzi più ingombranti, in uno scalo vitale come quello della Mediopadana, deve essere rivista in ambito dedicato ed essere a prova di ogni criticità”.