Metalmeccanici, i sindacati: “A Reggio adesioni oltre l’80%”

La scia di proteste ieri è arrivata alla Omso e oggi alla Eviosys, alla Puntomecc di Reggiolo e alla Idromeccanica Bertolini, con manifestazione dei lavoratori fuori di cancelli
REGGIO EMILIA – Supera l’80% l’adesione allo sciopero indetto a Reggio Emilia dai metalmeccanici tra ieri e oggi. La scia di proteste in fabbrica, iniziata nel novembre scorso per il rinnovo del contratto nazionale nelle aziende del territorio, ieri è arrivata alla Omso e oggi alla Eviosys, alla Puntomecc di Reggiolo e alla Idromeccanica Bertolini, con manifestazione dei lavoratori fuori di cancelli. La settimana scorsa era toccato alla Interpump e alla Immergas.
“Le adesioni allo sciopero sono state sempre oltre l’80% – riferiscono Fiom, Fim e Uilm di Reggio Emilia – con officine in cui spesso sono rimasti dentro solo alcuni responsabili e capi reparto. Stanno scioperando anche i lavoratori che fanno cassa integrazione e questo dimostra che i metalmeccanici stanno facendo un doppio sacrificio, per il contratto nazionale, per avere più diritti”. I sindacati delle tute blu hanno voluto lanciare una campagna straordinaria di scioperi articolati, e non in una data unica, lasciando ai vari delegati la scelta di incrociare le braccia “a sorpresa”, con stop “brevi e dentro l’orario di lavoro”.
In questo modo, spiegano le sigle dei metalmeccanici, si vuole “produrre disagio produttivo e caos organizzativo. Purtroppo, a causa delle scelte di Federmeccanica, si è rotta la trattativa per il contratto nazionale e i lavoratori sono costretti a dover fare pressione e scioperare fino a quando non ci sarà la firma del contratto”, spiegano i segretari reggiani di categoria, Simone Vecchi, Jacopo Scialla e Alessandro Bonfatti
“Anche la settimana prossima saranno decine le aziende della provincia coinvolte dagli scioperi- avvertono Fim, Fiom e Uilm- ci aspettiamo che a breve Federmeccanica apra a un confronto serrato che metta al centro la piattaforma di rinnovo del Ccnl votata dai lavoratori metalmeccanici e che dia loro il giusto riconoscimento”.
Ad oggi, gli scioperi rappresentano “una prima risposta al sistema delle imprese metalmeccaniche rispetto alla loro ‘contropiattaforma’ e alla loro totale chiusura nel ragionare di aumenti salariali certi e dignitosi, che ribadiamo per noi è una condizione inaccettabile- spiegano ancora i sindacati reggiani di categoria- quanto sta avvenendo nelle aziende metalmeccaniche del territorio da dicembre è la dimostrazione di quanto sia sentito da parte di tutti i lavoratori il rinnovo del contratto nazionale”.