Metalmeccanici, in 2 giorni scioperi a sorpresa in 30 aziende
I sindacati: “Riprenda il dialogo sul contratto a la lotta riprenderà a febbraio”
REGGIO EMILIA – Sono circa una trentina le aziende metalmeccaniche della provincia di Reggio Emilia in cui, tra ieri e oggi, si sono svolti scioperi a sorpresa per il rinnovo del contratto nazionale. E altre otto ore di astensione, nel caso in cui la trattativa nazionale non ripartisse, sono già programmate per febbraio.
“Da due mesi le aziende metalmeccanici reggiane vedono fermate a sorpresa perché la trattativa è in stallo – ricordano Fim-Fiom-Uilm di Reggio Emilia – e con la giornata di oggi si conclude il primo ciclo di lotte per il contratto iniziato a dicembre”. Le segreterie nazionali, continuano le tre sigle, “hanno chiesto alla Federmeccanica di tornare al tavolo con proposte che vadano incontro alle richieste sindacali e se non ci saranno risposte entro fine mese le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici di tutta Italia saranno richiamati a scioperare anche nel mese di febbraio”.
Per quanto riguarda il comparto locale, che conta circa 40.000 occupati di cui 30.000 con il contratto scaduto il 30 giugno del 2024, “nonostante in questo momento la maggioranza dei metalmeccanici sia soprattutto preoccupata per il futuro occupazionale, per la crisi che non passa, e per le centinaia di euro mensili persi a causa della cassa integrazione, abbiamo visto una crescente adesione agli scioperi, a dimostrazione che a migliaia ritengono che il contratto nazionale vada rinnovato con i contenuti previsti dalla piattaforma”, sottolineano i segretari provinciali Simone Vecchi (Fiom) Jacopo Scialla (Fim) e Alessandro Bonfatti (Uilm).
“Gli industriali possono venire incontro alle richieste dei lavoratori adesso, in alternativa le iniziative di lotta continueranno, e potrebbero intensificarsi in vista di una ripresa produttiva, cioè quando le aziende cesseranno di fare cassa integrazione e avranno più bisogno di lavorare”, concludono Vecchi, Bonfatti e Scialla.