
Un 35enne residente in città è finito in manette con l’accusa di omicidio e porto illegale di armi
REGGIO EMILIA – I carabinieri del Ros, con il supporto dei Comandi provinciali di Messina e Reggio Emilia, hanno arrestato un 34enne residente in città, Santo Genovese, originario di Barcellona Pozza di Gotto (Messina), con l’accusa di omicidio e porto illegale di armi, entrambi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosi. Insieme a lui è stata arrestata, per gli stessi motivi, un’altra persona a Messina, Domenico Bucolo.
L’operazione, condotta tra Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e la provincia di Reggio Emilia, ha fatto luce sull’omicidio di Petre Ciurar, cittadino romeno di etnia rom, assassinato nel 2010.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto e dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Messina, sono state rese possibili grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, affiliato alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi. Il pentito ha fornito dettagli cruciali che hanno permesso di ricostruire le dinamiche del delitto, legato alle attività del clan mafioso.
Secondo quanto emerso, l’omicidio fu pianificato ed eseguito come atto ritorsivo contro la comunità rom, accusata dal clan di essere responsabile di furti nel territorio controllato dal gruppo mafioso San Giovanni, riconducibile al clan dei Barcellonesi. Gli arrestati risultano legati a questa organizzazione criminale.