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Pfas, Arca: “Sì a sensibilità ambientale, no ad allarmismi”

24 gennaio 2025 | 17:45
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Pfas, Arca: “Sì a sensibilità ambientale, no ad allarmismi”

La società titolare della concessione del Servizio Idrico Integrato (SII) per la provincia di Reggio Emilia: “Tutti i campioni sono risultati sotto il futuro limite di legge che è 0.1 microgrammi/litro”

REGGIO EMILIA – “L’indagine di Greenpeace resa pubblica nei giorni scorsisulla presenza di PFAS nell’acqua potabile di Reggio Emilia rappresenta un’opportunità, oltre che per ampliare sempre di più la sensibilità su questo tema così importante, anche per rendere note le azioni fatte  dal gestore Ireti e dall’attuale gestore Arca sin dal 2017 in merito al monitoraggio su queste sostanze”.

Lo scrive Arca, la società titolare della concessione del Servizio Idrico Integrato (SII) per la provincia di Reggio Emilia, che aggiunge: “I Pfas sono diffusi ovunque e comprendono migliaia di molecole, profondamente diverse tra loro, con proprietà chimiche, tecniche e tossicologiche di vario tipo. Come evidenziato da Utilitalia, la Federazione che associa le imprese che forniscono i servizi idrici a circa l’86% della popolazione italiana, sin da quando la presenza dei Pfs è emersa, i gestori del servizio idrico hanno monitorato la loro presenza nelle acque che distribuiscono e avviato un controllo continuo con le migliori tecnologie disponibili per la loro misura nelle acque”.

Continua Arca: “Da quanto dichiarato da Greenpeace, è emerso che, da due soli campionamenti eseguiti, l’acqua potabile di Reggio Emilia presenterebbe una concentrazione da PFAS tale da suscitare preoccupazione. Più nello specifico, Greenpeace dichiara di aver prelevato due campioni, uno a Guastalla, dove non si è riscontrata presenza di PFAS, l’altro a Reggio Emilia dove la i PFAS presentano un valore ben inferiore rispetto al limite di legge”.

Proprio a Reggio Emilia però, nonostante l’entrata in vigore del limite nel 2026, già dal 2017 il precedente Gestore Ireti aveva provveduto al monitoraggio dei Pfas, eseguendo complessivamente 1.101 campionamenti.  A questi vanno aggiunti i 309 campionamenti eseguiti nel 2024 con la gestione Arca. Scrive Arca: “Tutti i campioni sono risultati sotto il futuro limite di legge che è 0.1 microgrammi/litro (che entrerà in vigore da gennaio 2026)”.

Conclude l’azienda: “La sensibilità dei cittadini per l’ambiente e per la salute è un valore in cui questa azienda e i suoi soci pubblici credono profondamente, ed è per questo che il Gestore è costantemente impegnato a salvaguardare la qualità dell’acqua che distribuisce, che a Reggio Emilia è ottima, come dimostrano i dati e i monitoraggi sopra citati. Pertanto bisogna assolutamente evitare allarmismi che possano suggerire comportamenti non razionali come quello di non bere acqua del rubinetto”.