
I tre stavano caricando un uomo ferito in ambulanza, quando sono stati assaliti da una donna. L’assessore regionale Fabi: “Ora basta, garantiremo la sicurezza degli operatori”
SCANDIANO (Reggio Emilia) – Una nuova aggressione al personale sanitario si è verificata ieri pomeriggio in centro a Scandiano, ai danni di un infermiere dell’Azienda sanitaria di Reggio Emilia, un collaboratore della Croce rossa e un volontario di Emilia Ambulanze, che stavano portando soccorso a un anziano.
I vicini hanno chiamato i carabinieri a causa delle urla provenienti da un appartamento, segnalando una lite domestica in corso. Giunti sul posto, i militari hanno trovato una donna in evidente stato di alterazione e un familiare ferito. Dopo aver riportato la situazione alla calma, hanno richiesto l’intervento del 118 per prestare soccorso all’uomo ferito.
Sul posto sono arrivate l’ambulanza di Emilia Ambulanze di Casalgrande e un’auto infermieristica. Il ferito è stato stabilizzato, caricato su una barella e collocato nell’ambulanza. A quel punto, i carabinieri se ne sono andati. Pochi minuti dopo, la situazione è degenerata. La donna, in preda a un nuovo scatto d’ira, ha cercato di forzare l’apertura del portellone posteriore dell’ambulanza e di impossessarsi del telefono del familiare ferito.
Nella colluttazione che ne è seguita una volontaria di Emilia Ambulanze ha riportato una frattura a un dito della mano, schiacciato durante l’aggressione, un infermiere dell’Ausl è stato colpito con un pugno al volto, subendo una lesione al labbro e l’autista dell’ambulanza ha ricevuto una ginocchiata all’addome, riportando contusioni. La violenza della donna è stata placata solo con il ritorno dei carabinieri, nuovamente chiamati dai presenti. La situazione è stata riportata sotto controllo, e la donna è stata fermata.
Gli operatori sanitari coinvolti sono stati medicati per le lesioni subite, e la donna dovrà ora rispondere delle sue azioni.
L’assessore regionale Massimo Fabi evidezia “l’ennesimo episodio di violenza verso chi ogni giorno si occupa della nostra salute: una situazione paradossale che non possiamo tollerare oltre”.
Esprimendo “piena solidarietà” agli operatori coinvolti, Fabi li rassicura insieme a tutti i dipendenti del servizio sanitario regionale: “La Regione c’è, il nostro impegno sarà fermo per garantire le necessarie condizioni di sicurezza a chi opera per la collettività”.
Tuttavia “invitiamo tutti a una riflessione seria e necessaria: la nostra salute è un bene prezioso e tutelare chi la assicura quotidianamente, professionisti, volontari, operatori, è nel nostro esclusivo interesse, non dimentichiamolo mai”, conclude l’assessore.
L’amministrazione comunale di Scandiano esprime la “piena solidarietà a queste persone, che con dedizione e professionalità operano quotidianamente per garantire la salute e il benessere della collettività. Aggredire chi si prende cura di noi, in particolare chi lavora nell’emergenza-urgenza, rappresenta non solo un atto gravissimo, ma un danno all’intera comunità”.
Afferma Cristina Marchesi, direttrice dell’Ausl: “Le aggressioni verbali e fisiche ai danni del personale dell’emergenza urgenza, e non solo, sono un fenomeno preoccupante e in continuo aumento. Siamo costantemente impegnati nell’individuazione di tutte le misure a tutela di questi operatori e confidiamo anche che le nuove norme sulle aggressioni, che prevedono, tra le altre cose, fino a cinque anni di carcere e 10.000 euro di multa, possano rappresentare un deterrente”.