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SpaceX, la navicella esplode in volo

17 gennaio 2025 | 19:41
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SpaceX, la navicella esplode in volo

Il settimo volo del razzo di Elon Musk è un mezzo fallimento. I detriti ‘caduti in un’area di sicurezza’. L’aviazione Usa dirotta alcuni voli

ROMA – Il settimo lancio di Starship, l’innovativa astronave sviluppata da SpaceX di Elon Musk, avrebbe dovuto segnare un passo avanti decisivo verso la realizzazione del veicolo destinato a portare astronauti sulla Luna. Invece, il volo si è concluso con un’esplosione spettacolare nel cielo sopra Boca Chica, in Texas, alle 23:37 (ora italiana), pochi minuti dopo il decollo.

Il razzo Super Heavy, primo stadio del sistema Starship, ha operato con successo per due minuti e mezzo, separandosi regolarmente e iniziando il rientro verso la piattaforma di lancio, come avvenuto durante il quinto volo nell’autunno scorso. Tuttavia, il secondo stadio, ovvero l’astronave Starship vera e propria, ha incontrato problemi durante la fase di accensione dei sei motori a metano. Dopo pochi minuti, la comunicazione con i sistemi di bordo si è interrotta e una potente esplosione ha illuminato il cielo, interrompendo il tentativo di completare un ammaraggio programmato nell’Oceano Indiano dopo 66 minuti di volo.

Un fallimento pesante per SpaceX

Le cause del disastro non sono ancora state chiarite, ma si tratta di un colpo significativo per SpaceX, soprattutto considerando il ruolo centrale di Starship nel programma Artemis della NASA per il ritorno sulla Luna. Il modello lanciato rappresentava un prototipo avanzato, molto vicino alla versione definitiva prevista per future missioni lunari.

Con i suoi 123 metri di altezza, pari a un edificio di 40 piani, Starship era stato allungato rispetto ai modelli precedenti per aumentare la capacità di carburante. Gli ingegneri avevano introdotto miglioramenti significativi: un nuovo computer di guida, un sistema di protezione termica rinforzato e ben 30 telecamere per monitorare i punti critici della struttura, inclusi i dettagli delle alette anteriori.

Impatti sul programma Artemis e sui futuri lanci

Il fallimento avrà inevitabili ripercussioni sulle scadenze del programma Artemis. La NASA aveva pianificato una missione senza equipaggio per testare un allunaggio già nel 2025, come parte delle tappe preparatorie per lo sbarco umano previsto nel 2027. Starship, infatti, deve prima dimostrare la capacità di compiere un allunaggio sicuro senza equipaggio prima di poter essere utilizzata per missioni abitate.