
Due persone sono state raggirate da malviventi che, fingendosi impiegati di banca e persino carabinieri, hanno sottratto loro ingenti somme di denaro
REGGIO EMILIA – Due persone sono state raggirate da malviventi che, fingendosi impiegati di banca e persino carabinieri, hanno sottratto loro ingenti somme di denaro, intorno alle decine di migliaia di euro.
Tutto parte con un sms che segnala un presunto movimento fraudolento sul conto corrente. Allarmate, le vittime chiamano il numero indicato nel messaggio, dove rispondono finti operatori bancari che confermano la transazione sospetta. Successivamente, i truffatori effettuano una chiamata utilizzando tecnologie che permettono di far apparire sul display del telefono il numero di una vera caserma dei carabinieri.
Dall’altro lato della linea, un falso maresciallo invita la vittima a effettuare più bonifici su conti correnti “dei carabinieri” per proteggere il denaro. Alla fine, quando le persone si recano realmente in caserma, scoprono di essere state truffate.

I consigli per difendersi
I Carabinieri di Reggio Emilia hanno diffuso alcuni suggerimenti fondamentali per prevenire raggiri simili:
- Non rispondere mai agli SMS sospetti: se il messaggio sembra provenire dalla banca, contattare il numero verde ufficiale o recarsi direttamente in filiale.
- Non fornire dati personali o bancari: né al telefono, né tramite SMS o email.
- Diffidare delle richieste urgenti di denaro: le istituzioni, compresi i Carabinieri, non richiederanno mai bonifici per motivi di sicurezza.
- Verificare sempre l’identità del chiamante: anche se il numero visualizzato corrisponde a quello di una caserma, non fidatevi. È meglio recarsi di persona per verificare.
L’appello delle forze dell’ordine
I Carabinieri stanno indagando sui recenti episodi e invitano chiunque abbia subito truffe simili a presentare denuncia presso la stazione più vicina. “È fondamentale ricordare: i carabinieri non chiedono mai denaro né bonifici per proteggere conti correnti. Per qualsiasi dubbio, chiamate sempre il 112“, hanno sottolineato gli investigatori.