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Area Inalca, iniziati i sopralluoghi per bonifica

24 febbraio 2025 | 21:02
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Area Inalca, iniziati i sopralluoghi per bonifica

Questa sera l’incontro con i cittadini al circolo Pigal. Arpae: “Frammenti amianto dispersi mai visti in un incendio”

REGGIO EMILIA – Le ditte incaricate della bonifica dall’amianto hanno iniziato oggi i sopralluoghi nell’area del polo Inalca e Quanta, in via due Canali a Reggio Emilia, devastata dal fuoco l’11 febbraio. Nei prossimi due o tre giorni gli stessi operatori dovrebbero poi presentare all’Ausl il loro “piano di lavoro”, così come previsto dell’ordinanza emanata venerdì scorso dal sindaco Marco Massari.

È lo stesso primo cittadino ad annunciarlo, incontrando questa sera al circolo Pigal, i cittadini residenti nelle zone limitrofe al rogo. “Abbiamo agito con scienza e in coscienza – commenta Massari – e riteniamo di essere riusciti, insieme ad Arpae, Ausl e Vigili del fuoco, a rendere trascurabile il rischio per la salute”. Aggiunge il sindaco: “Sul lungo termine la nostra preoccupazione è tutelare i lavoratori e mantenere il sito produttivo Inalca nella nostra città, ma sicuramente non in quell’area”.

Inalca

I Vigili del fuoco, intervenuti con 42 operatori sul “più vasto incendio in provincia degli ultimi 15 anni (20.000 metri quadri)”, hanno intanto dichiarato oggi concluse le operazioni di “minuto spegnimento” dei focolai. Anche se parte dell’area resta ancora sotto sequestro, i Vigili del fuoco fanno comunque notare che “negli anni l’azienda è stata sottoposta a controlli costanti, che hanno sempre dato esito positivo (l’unico intervento in emergenza per una fuga di ammoniaca nel 2020, ndr)”.

Arpae, dopo aver illustrato le modalità di campionamento effettuate sugli inquinanti, assicura che i loro valori sono risultati sotto i limiti di legge, o di rilevabilita’ degli strumenti. Per quanto riguarda l’amianto, invece, la dispersione di piccoli frammenti contenenti fibre al di fuori dell’area dell’evento “è una cosa che abbiamo visto solo in caso di trombe d’aria. Mai per un incendio. Una spiegazione non ce la siamo data, forse una deflagrazione”, spiegano ancora i rappresentanti di Arpae. “Nessun impatto sulla salute”, il giudizio dell’Ausl.

“Siamo tranquilli perché se i frammenti non si sbriciolano, le fibre non si disperdono”, dicono dall’azienda sanitaria (Fonte Dire).