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Cambio appalto mensa a Villa Verde, Cgil sul piede di guerra

12 febbraio 2025 | 12:03
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Cambio appalto mensa a Villa Verde, Cgil sul piede di guerra

Il sindacato: “Peggiora le condizioni di lavoro delle lavoratrici che devono avere le stesse condizioni di quando erano in Cir”

REGGIO EMILIA – E’ dei mesi scorsi la comunicazione che informava di un avvicendamento del servizio ristorazione a Villa Verde con un cambio appalto da Cir a Serenissima, azienda con sede a Padova che si sta facendo spazio nel territorio reggiano partecipando a gare di appalto sia private che pubbliche. Un cambio appalto che però nei fatti “peggiora le condizioni di lavoro delle lavoratrici”.

Si legge nel comunicato della categoria della Cgil che si occupa della ristorazione collettiva: “Siamo abituati a continui cambi appalto, consentiti dalle norme, ma abbiamo appreso durante le interlocuzioni avvenute che l’azienda subentrante, Serenissima, oltre a non aver sottoscritto ‘per ragioni politiche’ il rinnovo del CCNL Turismo e ristorazione collettiva del 5 luglio 2024, non ha intenzione di riconoscere alle lavoratrici interessate dal cambio appalto le condizioni normative e salariali – come il premio aziendale, le indennità di mansione, il pagamento dei primi tre giorni di malattia – precedentemente applicate grazie alla contrattazione collettiva presente in Cir. Non asseconderemo cambi appalto al massimo ribasso che vanno ad incidere sulla riduzione dei salari determinando l’impoverimento legalizzato dei dipendenti e conseguentemente del territorio reggiano”.

Il sindacato nel frattempo ha incontrato la direzione aziendale di Villa Verde.
Sottolinea Alessandro Gabbi, segretario della Filcams Cgil provinciale: “Considerata la posizione di Serenissima, ci siamo chiesti se i committenti fossero consapevoli delle condizioni messe in campo. Ricordiamo che Villa Verde opera in convenzione con il Servizio sanitario nazionale e ci aspettiamo da una realtà di questo livello che si faccia garante del rispetto delle condizioni di lavoro complessive delle lavoratrici e dei lavoratori che operano al proprio interno”.

Conclude Marika Todaro che per la Filcams segue le lavoratrici interessate al cambio appalto: “Chi ieri lavorava per Cir e oggi è dipendente di Serenissima non può, a seguito di questo avvicendamento, rinunciare ad un solo centesimo, ad un solo diritto rispetto al pregresso. La situazione del settore è già complessa, si tratta spesso di donne, per la maggior parte in regime di part-time involontario, alle quali staremo a fianco affinché sia riconosciuta la professionalità acquisita precedentemente”.