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Correggio, il divieto di avvicinamento non basta: ai domiciliari

24 febbraio 2025 | 14:52
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Correggio, il divieto di avvicinamento non basta: ai domiciliari

Un 56enne è stato arrestato dopo che era già stato sottoposto al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia

CORREGGIO (Reggio Emilia) – La Procura ha ottenuto dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento della misura cautelare nei confronti di un 56enne, già sottoposto al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari dopo aver violato ripetutamente la misura restrittiva.

Nel giugno dello scorso anno, il 56enne era stato arrestato dai carabinieri di Correggio per aver minacciato di morte la sua ex moglie. L’uomo aveva inviato alla donna un messaggio audio intimidatorio e, giunto sul suo posto di lavoro, aveva cercato di entrare con violenza, colpendo ripetutamente la vetrata della porta d’ingresso e minacciandola con frasi gravi. Fermato dai carabinieri, era stato trovato in possesso di una chiave inglese in acciaio di 40 centimetri.

Dopo essere stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, nel settembre 2024 la misura era stata sostituita con il divieto di avvicinamento, sempre con il controllo elettronico. Tuttavia, l’uomo ha violato più volte le restrizioni, fino all’episodio dell’11 febbraio, quando è stato sorpreso dai carabinieri di Rubiera nei pressi del luogo di lavoro dell’ex moglie, in evidente violazione della misura.

La procura ha quindi richiesto un aggravamento della misura, ottenendo il ripristino degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. I Carabinieri di Correggio hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare, arrestando l’uomo e ponendolo nuovamente ai domiciliari.