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Diga di Vetto, la maggioranza in Regione: “No a commissario straordinario”

11 febbraio 2025 | 09:15
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Diga di Vetto, la maggioranza in Regione: “No a commissario straordinario”

I capigruppo di Pd, M5S e Avs: “La destra di Governo sta imponendo l’ennesima forzatura sul nostro territorio”

REGGIO EMILIA – No ad un commissario straordinario per la progettazione e la “tempestiva” realizzazione della diga di Vetto. A sbarrare il passo alla proposta, avanzata oggi a Roma da Lega e Fratelli d’Italia con un emendaento al decreto emergenze, sono i consiglieri regionali di Alleanza Verdi e Sinistra Paolo Burani, Simona Larghetti e Paolo Trande.

Gli emiliani parlano di “un’operazione che, di fatto, interviene a gamba tesa su un iter già avviato, con l’affidamento dello studio di fattibilità delle alternative progettuali (Doc.Fap), esautorando di fatto dalle loro funzioni la Regione, l’Autorità distrettuale di bacino del fiume Po e il Consorzio della bonifica dell’Emilia Centrale, che ha appaltato lo studio”.

Per Burani, presidente della commissione Ambiente della Regione Emilia-Romagna, “è una vera assurdità. Lo studio di fattibilità è già in corso, con consegna prevista per fine aprile, e dovrà indicare tutte le possibili alternative, compresa l’opzione zero, valutando il bilancio costi-benefici, i reali fabbisogni idrici, il dimensionamento e l’eventuale localizzazione dell’opera”. In “altre parole, si sta cercando di commissariare un processo che potrebbe perfino dimostrare l’infattibilità stessa della diga”, commenta il Verde.

Continuano gli esponenti di Avs: “Tre milioni di euro di soldi pubblici sono stati già spesi per questa progettazione, e invece di attendere il risultato, si preferisce calpestare la programmazione esistente con una mossa puramente propagandistica. Il tutto, mentre il ministero delle Infrastrutture non ha nemmeno stanziato le risorse necessarie per la successiva fase di progettazione preliminare, come già sottolineato dall’Autorità di Bacino”.

A rendere il quadro “ancora più grottesco – aggiungono i consiglieri – il provvedimento della Lega prevede lo stanziamento triennale di 100.000 euro all’anno per il compenso del Commissario straordinario, il quale si avvarrebbe delle ‘strutture delle amministrazioni territoriali interessate’. Tradotto: si passerà sopra la testa delle autorità locali e dei soggetti che fanno parte del Contratto di fiume, tra cui lo stesso Consorzio di Bonifica, per assegnare a qualcuno un incarico ben retribuito senza alcuna reale utilità”.

Per questo, concludono Burani, Larghetti e Trande, “ci opporremo con determinazione in Regione e in Parlamento e in ogni altra sede a questa forzatura, che non solo ignora le esigenze del territorio, ma non offre alcuna reale risposta ai fabbisogni idrici e alla tutela della risorsa idrica dell’Enza”.

Sulla vicenda intervengono anche il Pd e il M5S. Dichiarano i capogruppi di maggioranza Paolo Calvano (PD), Simona Larghetti (AVS), Vincenzo Paldino (Civici con De Pascale) e Lorenzo Casadei (M5S): “La destra di Governo sta imponendo l’ennesima forzatura sul nostro territorio, volendo decidere da Roma, senza neanche un confronto con la Regione e con le autonomie locali, un Commissario straordinario per la progettazione e la realizzazione della Diga di Vetto, esautorando dalle loro funzioni le istituzioni locali che già stanno lavorando alla programmazione di questa importante infrastruttura. Come maggioranza regionale riteniamo che semmai vada accelerato il percorso già in essere e in ogni caso se si vogliono proporre cambiamenti questi vadano condivisi con i territori interessati, Regione e enti locali. Riteniamo inaccettabili scelte che ignorano i livelli locali, con il rischio di ritardare e rendere più difficile la definizione della soluzione migliore e la sua implementazione”.