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Giovani, 10 progetti contro disagio e devianza

18 febbraio 2025 | 16:40
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Giovani, 10 progetti contro disagio e devianza

Finanziati dalla Fondazione Manodori con un bando da 250mila euro

REGGIO EMILIA – Dal sostegno ai giovanissimi che assistono i familiari (caregiver), agli incontri sulla parità di genere. Passando per il coinvolgimento nella rivitalizzazione dei quartieri (stazione, Fenulli e Rivalta), le attività didattiche e di socializzazione fuori dall’orario scolastico e uno sportello di ascolto e supporto psicologico. Prevedono questo alcuni dei 10 progetti rivolti ai ragazzi tra gli 11 e i 19 anni della provincia di Reggio Emilia, finanziati dalla Fondazione Manodori con il nuovo bando (l’ottavo emesso dall’ente benefico) per un totale di 250.000 euro.

Le proposte sono arrivate da 51 tra scuole, Comuni e realtà del mondo del terzo settore reggiano, che nei prossimi 12 mesi realizzeranno le iniziative. Come spiega il presidente della Manodori Leonello Guidetti “il sostegno ai progetti è stato reso possibile dalla buona gestione finanziaria di questi anni che, tra l’altro, ci ha permesso di aumentare le erogazioni al territorio per il 2025 da 2,8 a 3,8 milioni”. Di recente, continua Guidetti, “l’attenzione di molte realtà del welfare si è rivolta ai giovani, a coloro che dopo la pandemia stanno crescendo e che appaiono disorientati, isolati, si sentono smarriti e sembra stentino a trovare punti di riferimento”.

Questo “bando- conclude il presidente- intende quindi sostenere i progetti tesi a rispondere ai bisogni educativi, di socializzazione e di coinvolgimento delle nuove generazioni, perché possano scegliere la propria strada e crescere in modo sereno”. Per il sindaco Marco Massari “non è vero che i ragazzi siano soggetti anonimi e passivi che si disinteressano del bene comune. Il recente incontro al centro Malaguzzi con 150 adolescenti che ci hanno presentato le loro idee e proposte dimostra il contrario”. Certo, continua il primo cittadino, “esiste un’area di sofferenza, che diventa abbandono scolastico e microcriminalità, coinvolgendo spesso le nuove generazioni di stranieri”. Ma “cogliere il disagio e superarlo rappresentano per noi autentiche priorità dell’attualità e del prossimo futuro”, conclude Massari.