Inalca e Gescar, cassa integrazione estesa fino al 9 maggio

Entro una ventina di giorni, invece, dovranno essere definite le condizioni di trattamento dei dipendenti che si spostano, tra cui le relative indennità, gli orari di lavoro ed altri aspetti delle “regole d’ingaggio”
REGGIO EMILIA – Fumata bianca dopo l’incontro fiume di quasi cinque ore che si è svolto ieri nella sede di Unindustria Reggio Emilia tra i sindacati e le imprese Inalca e Gescar sul futuro dei 196 lavoratori, dopo l’incendio che ha devastato gli stabilimenti produttivi di via due Canali. In primo luogo – spiega alla Dire Salvatore Coda della Flai Cgil provinciale – sono stati infatti firmati gli accordi che estendono la cassa integrazione ordinaria al 9 maggio prossimo. Poi è stato siglato un accordo “a latere”, ovvero una sorta di dichiarazione di intenti per istituire un tavolo di confronto permanente.
Infine l’azienda ha acconsentito alla richiesta di stanziare un fondo straordinario per erogare un “contributo di solidarietà sociale” per i lavoratori che rimarranno a zero ore di cassa, essendo per loro troppo impegnative le trasferte temporanee negli altri siti produttivi di Castelvetro, Piacenza e Pegognana (nel mantovano). Si tratta in particolare di lavoratrici sole, con figli minori a carico.
Entro una ventina di giorni, invece, dovranno essere definite le condizioni di trattamento dei dipendenti che si spostano, tra cui le relative indennità, gli orari di lavoro ed altri aspetti delle “regole d’ingaggio”. Nel frattempo la consigliera regionale del Pd Anna Fornili ha presentato un’interrogazione alla Giunta per “tutelare i lavoratori, compresi quelli della filiera”. La reggiana chiede poi garanzie rispetto al tema della salute pubblica, sollecitando “un monitoraggio ambientale nella zona colpita”, che include anche una scuola.