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Inalca, stabilimento distrutto: “Chiudete le finestre”

11 febbraio 2025 | 11:43
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Inalca, stabilimento distrutto: “Chiudete le finestre”

Il comandante dei vigili del fuoco: “Per fortuna siamo riusciti ad evitare che esplodesse il deposito di ammoniaca”

REGGIO EMILIA – Le fiamme stanno ancora crepitando in uno degli stabilimenti dell’Inalca quando arriviamo sul posto alle nove di mattina. Ci sono il sindaco Marco Massari e il prefetto Maria Rita Cocciufa che stanno parlando con il comandante dei vigili del fuoco.

Dello stabilimento che occupava 400 dipendenti, di proprietà del gruppo Cremonini, è rimasto ben poco: solo un cumulo di macerie fumanti. L’incendio che è divampato intorno all’una di notte lo ha completamente divorato dall’interno. I vigili del fuoco stanno spegnendo gli ultimi focolai, ma della struttura sono rimaste solo le parti esterne pericolanti, mentre dentro è tutto distrutto. Solo gli uffici si sono salvati.

E poteva essere molto peggio perché, se le fiamme fossero arrivate ai serbatoi di ammoniaca, ci sarebbe stata una esplosione devastante che avrebbe sprigionato una nube tossica. Il Comune di Reggio, sulla sua pagina Facebook, scrive: “In via precauzionale, si suggerisce alla popolazione presente nelle aree adiacenti di non soggiornare nei pressi dell’incendio e chiudere le finestre. Le autorità competenti, Arpae e Ausl, stanno effettuando i rilievi”.

Inalca

Racconta a Reggio Sera il comandante dei vigili del fuoco, Antonio Annecchini: “Stiamo operando da circa l’una di questa notte, ininterrottamente, per spegnere l’incendio. Quando siamo arrivati le fiamme si erano propagate a buona parte del materiale combustibile e i carichi di incendio presenti erano notevoli. Al momento stiamo spegnendo gli ultimi focolai e, soprattutto, siamo riusciti ad evitare che le fiamme investissero il deposito di ammoniaca un gas che, oltre a essere infiammabile, è anche tossico”.

Continua il comandante: “Questo non vuole dire che non si stiano diffondendo i prodotti della combustione e quindi, per questioni precauzionali, è necessario che le abitazioni vicine allo stabilimento mantengano le finestre chiuse. L’invito ai cittadini è di stare in casa al chiuso ed evitare, per quanto possibile, attività all’aperto, fino a che non riusciremo a spegnere completamente tutti i focolai. Per fortuna non ci sono stati feriti. I danni sono molto ingenti e, a parte qualche palazzina più distante e il deposito d’ammoniaca, il resto è andato completamente distrutto”.

Conclude Annecchini parlando delle cause dell’incendio: “Al momento, per le informazioni che abbiamo, pensiamo a una probabile causa accidentale”.