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La Cgil: “No ad adunata fascista del 29 marzo”

19 febbraio 2025 | 12:50
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La Cgil: “No ad adunata fascista del 29 marzo”

Il sindacato studia un controevento e si appella al prefetto: “La blocchi”

REGGIO EMILIA – La Cgil di Reggio Emilia prepara la controffensiva alla manifestazione del 29 marzo in città, annunciata via social da ambienti di estrema destra che sarebbero collegati alla “Rete dei Patrioti”. Il sindacato si muove su più fronti, chiedendo a Prefettura e Questura di non autorizzarla, ma rivolgendosi anche a tutte le istituzioni, forze politiche e associazioni “che si riconoscono nei valori della democrazia e dell’antifascismo” per organizzare un evento di risposta. Anche perchè l’eventuale “adunata fascista”, spiega la Cgil, “si aggiunge ai reiterati annunci di Forza Nuova di voler aprire una o più sedi nella nostra provincia” e alla vicenda della querela annunciata dal portavoce Roberto Fiore contro i 21 consiglieri comunali hanno votato un ordine del giorno di dissenso.

“Come Cgil – fanno sapere da via Roma – riteniamo che il tempo delle prese di distanza sia finito e che si debba fare subito e fare di più soprattutto adesso, nel 2025, anno in cui ricorre l’80esimo anniversario dalla Liberazione dal regime nazi fascista”. In particolare, “evitiamo di cadere fin da subito in un dibattito sul presunto diritto di manifestazione cui tutti hanno accesso in egual misura perché il fascismo non è una opinione ma un reato”. A prefetto e questore si chiede quindi di “non autorizzare una sfilata di camicie nere in una città medaglia d’oro della Resistenza, perché la sicurezza è anche questo: mettere al sicuro i nostri valori, la nostra identità, il nostro essere comunità. Il decoro è soprattutto questo: proteggere l’anima di una città e non solo impedire che ne vengano imbrattati gli edifici”.

Sindaco e presidente della Provincia sono invece sollecitati ad un maggiore impegno nelle scuole “di ogni ordine e grado” per organizzare da qui al 25 aprile iniziative “che brandiscano la cultura e il rispetto della storia come uniche armi di contrasto a fenomeni che pericolosamente si stanno riaffacciando”. Per le forze politiche di opposizione il messaggio della Cgil è: “Prendete le distanze da questi che non sono episodi, e che suonano, nella migliore delle ipotesi, come provocazioni e nella peggiore, sinistri presagi di un indebolimento della nostra democrazia”. Infine si esortano tutti coloro che praticano nel loro quotidiano agire l’antifascismo”. Dice la Camera del lavoro: “Uniamo le forze e diamo vita noi ad una mobilitazione, pronti a difendere pacificamente le nostre strade e le nostre piazze, dimostrando che la forza delle idee possono ancora vincere su chi alle idee pare preferire la sola forza”.