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Lucio Corsi secondo a Sanremo con una chitarra del reggiano “Wandrè”

16 febbraio 2025 | 14:25
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Lucio Corsi secondo a Sanremo con una chitarra del reggiano “Wandrè”

Il cantante grossetano, interprete di “Volevo essere un duro”, si èesibito utilizzando uno strumento del liutaio di Cavriago

REGGIO EMILIA – Lucio Corsi ha conquistato il secondo posto al Festival di Sanremo 2025, sorprendendo il pubblico con la sua esibizione di “Volevo essere un duro” e uno stile unico che, ieri sera, ha reso omaggio a un pezzo di storia della liuteria italiana. Il cantautore toscano ha scelto di suonare sul palco dell’Ariston una chitarra Wandrè, strumento creato dal leggendario liutaio reggiano Antonio “Wandrè” Pioli, di Cavriago, scomparso nel 2004.

Prima di salire sul palco, Corsi ha affidato alla sua pagina Instagram un messaggio enigmatico: “Stasera mi vesto chitarra Wandrè”. Successivamente, ha spiegato il significato dietro questa scelta: “Wandrè! Chi era costui? Mi raccontano che faceva chitarre, ma non chitarre come hanno da essere le chitarre, piuttosto oggetti dotati di anima propria, ribelli, addirittura pericolose. Che se fai l’errore di prenderne una in mano rischi di perderti e non ritrovarti mai più”.

Antonio “Wandrè” Pioli, originario di Cavriago, è considerato uno dei liutai più visionari della storia. Le sue chitarre, caratterizzate da forme eccentriche e materiali innovativi, sono state scelte da artisti del calibro di Bob Dylan, Johnny Depp, Francesco Guccini e Adriano Celentano. Ogni strumento da lui realizzato possiede una personalità unica, rendendolo molto più di un semplice oggetto musicale.