
Genitori infuriati. L’assessore alle Politiche educative Marwa Mahmoud: “Abbiamo seguito le norme ministeriali”
REGGIO EMILIA – “Nessuno ha scelto di non formare la classe, se non i numeri troppo bassi, nonostante la disponibilità della dirigente scolastica ad accogliere anche iscrizioni oltre il termine del 10 febbraio”.
L’assessore alle Politiche educative del Comune di Reggio Emilia, Marwa Mahmoud, risponde così ai genitori infuriati di Marmirolo, dove la prima classe della scuola elementare della frazione cittadine non è stata attivata per mancanza di iscritti. Sono 12 contro i 14 minimi previsti dalle norme ministeriali.
“Una volta appurati i numeri, la preoccupazione della scuola, che abbiamo condiviso e seguito con attenzione, era che per le famiglie che avevano presentato domanda a Marmirolo ci fossero possibilità di collocamento in scuole vicine”, continua l’assessore. Citando “su tutte Bagno, che dista solo due chilometri e che l’anno prossimo godrà, come Marmirolo, di un’offerta integrativa pomeridiana di attività educative non obbligatorie per i bambini, oltre a Gavasseto. E, per chi avesse desiderato una scuola a tempo pieno, anche Ca’ Bianca”.
Nella giornata di ieri, “tutte le scuole della città hanno accolto o re-indirizzato ad altra scuola le domande di iscrizione, ma non con atti unilaterali, ma rispettando le regole ministeriali e, quando presenti, considerando le seconde scelte indicate dalle famiglie”, conclude l’assessore Mahmoud.
“Siamo molto dispiaciuti del fatto che non si siano create le condizioni per formare la prossima classe prima della scuola primaria, dopo anni di investimenti importanti sul contesto educativo della frazione ad opera di tutta la comunità di Marmirolo”, commentano dal circolo “Reggio 6” del Pd. “In una frazione del forese, in mezzo alla campagna, la scuola non è soltanto un presidio didattico-educativo, ma un luogo di comunità nel quale tutti si riconoscono, generazione dopo generazione”, aggiungono i dem.
Secondo cui “i tagli alla scuola del Governo nazionale producono questi effetti”. In ogni caso, “confidiamo in un intervento dell’amministrazione comunale di Reggio Emilia perché possa continuare a garantire la continuità scolastica anche nei contesti più fragili e complessi, come le scuole primarie di tutte le frazioni, a partire da quella di Marmirolo”.