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Monte Cusna, travolti dalla valanga: salvati dal soccorso alpino

9 febbraio 2025 | 13:59
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Monte Cusna, travolti dalla valanga: salvati dal soccorso alpino

Il gruppo, composto da quattro giovani, tra i 25 e i 26 anni, tre uomini e una donna, si era avventurato fuori pista partendo da Monte Orsaro

VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – Tragedia sfiorata sul Monte Cusna, dove una valanga ha travolto quattro escursionisti durante una spedizione. Il gruppo, composto da giovani, tra i 25 e i 26 anni, Viola Bagnoli 26 anni nata a Guastalla, Pietro Canossini 26enne di Reggio, Samuel Motta 25 anni di Scandiano, ed Edoardo Bocedi 26 anni di Montecchio, si era avventurato fuori pista partendo da Monte Orsaro in direzione della vetta del Cusna.

Stavano risalendo la pista della ex seggiovia Pianelli, in prossimità dell’arrivo della vecchia seggiovia a quota 1.750 metri (sotto al lago Saporito), quando è avvenuto il distacco della valanga che li ha travolti.

Due di loro, Viola Bagnoli e Pietro Canossini, sono rimasti sepolti per metà e sono riusciti ad attirare l’attenzione di un altro gruppo che era lì vicino che è intervenuto dando prima l’allarme ai soccorsi e poi ha aiutato i giovani ad uscire dalla neve. Sono poi iniziate le operazioni di ricerca tramite dispositivo Artva dei due compagni, Motta e Bocedi, che erano rimasti completamente sepolti.

L’allarme è scattato intorno alle 11, quando il Soccorso Alpino è stato contattato per intervenire. Le operazioni di salvataggio sono state immediate, con l’ausilio di gatti delle nevi per raggiungere la zona interessata dalla valanga. Cruciale l’aiuto dei due escursionisti non coinvolti dalla valanga, che hanno supportato i soccorritori.

Secondo le prime ricostruzioni, la slavina si è verificata nei pressi dell’arrivo della vecchia seggiovia di Febbio, a un’altitudine compresa tra i 1.700 e i 1.800 metri, vicino all’area delle piste da sci. Qui due membri della spedizione, originari di Scandiano e Montecchio, sono stati travolti dalla massa di neve.

Grazie al tempestivo intervento del Soccorso Alpino, entrambi gli escursionisti sono stati estratti vivi dalla neve. Successivamente, sono stati trasportati a Rescadore, punto di arrivo degli impianti di risalita, dove ad attenderli c’era il personale medico per una prima valutazione delle loro condizioni di salute. I due giovani stanno bene, per fortuna, e non hanno riportato conseguenze a parte una lieve ipotermia. Dopo una visita al S. Anna di Castelnovo Monti sono stati dimessi.