
Lo ha deciso la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del legale della ragazza contro la decisione del tribunale del Riesame
PARMA – Resta agli arresti domiciliari Chiara Petrolini, la studentessa di 22 anni accusata di aver partorito in segreto e poi sepolto nel giardino della sua abitazione a Traversetolo in provincia di Parma, i due figli avuti nel maggio del 2023 e nell’agosto 2024. Lo ha deciso oggi la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del legale della ragazza, Nicola Tria, contro la decisione del tribunale del Riesame di Bologna del 17 ottobre scorso. E rinvia gli atti al tribunale del Riesame di Bologna che aveva deciso il carcere per la giovane.
I giudici emiliani avevano infatti accolto l’istanza della Procura di Parma che per ben due volte (dopo il rigetto da parte del giudice per le indagini preliminari) aveva chiesto di inasprire la misura cautelare nei confronti della giovane, disponendo per le la custodia in carcere. Intanto la 22enne, ai domiciliari dal settembre dell’anno scorso, è tornata a vivere nella villetta teatro dei presunti infanticidi, quando l’abitazione è stata dissequestrata.
Ora il tribunale “della libertà” felsineo, che aveva parlato di “sconcertante assenza di scrupoli o remore” e “eccezionali capacità sia di nascondimento dei propri misfatti sia di mistificazione e dissimulazione”, di Chiara Petrolini, dovrà emettere un nuovo giudizio nei suoi confronti (Fonte Dire).