Rogo inalca, un docente: “Odore di bruciato e aria a tratti irrespirabile”

A poca distanza da lì, c’è anche una scuola, il liceo Moro e, appena più lontano, c’è il polo scolastico frequentati da migliaia di studenti. Michele Ciani: “Non era forse il caso di chiudere per qualche giorno le scuole limitrofe ai luoghi del rogo?”
REGGIO EMILIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la mail ricevuta da un docente del liceo Canossa, Michele Ciani, relativamente alle problematiche della zona in cui è avvenuto l’incendio dell’Inalca e dove si è riattivato un focolaio questa notte.Ricordiamo, che a poca distanza da lì, c’è anche una scuola, il liceo Moro e c’è, appena più lontano, il polo scolastico, frequentati da migliaia di studenti.
Nelle zone poste in vicinanze (anche non strette) dell’incendio l’aria è a tratti irrespirabile e l’odore di bruciato pervade anche l’interno delle abitazioni. Da una città attenta alle necesstità di tutti e da sempre sensibile a tutte le necessità dei suoi cittadini nonchè ai lavoratori ma soprattutto alla dignità del lavoro, mi sarei aspettato maggiore riguardo per le esigenze e la tutela di chi potrebbe trovarsi a vivere ed operare nelle zone del brutto evento.
Da docente di sostegno mi chiedo: non era forse il caso di chiudere per qualche giorno le scuole limitrofe ai luoghi del rogo? Sia chiaro mi rendo perfettamente conto che sospendere le scuole ha ripercussione sulle famiglie dei ragazzi e sull’attività lavorativa dei genitori e così via fino ad incidere su tutta la catena del lavoro del comune capoluogo e non solo, ma chi tutela la salute dei ragazzi? Cosa stiamo realmente respirando?…E adottando quali precauzioni?
Qualcuno si prende la responsabilità di dire che non c’è alcun pericolo nell’inalare questi fumi per un’intera mattinata? Mi sarei aspettato da chi di dovere una maggiore attenzione verso i noi lavoratori e i nostri studenti! Chiedo scuso per lo sfogo, ma credo che la salute venga prima di qualunque scelta “economica”.Spero che possa voce alla mia richiesta e al mio pensiero che mi sembra un pò “divergente” dalle scelte fatte fin ora.
Michele Ciani – Docente Inclusione