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Seta, la Cisl boccia il piano: “Fondi per mezzi, ad autisti nulla”

19 febbraio 2025 | 16:56
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Seta, la Cisl boccia il piano: “Fondi per mezzi, ad autisti nulla”

Denitto e Papaleo: “L’azienda ha dato ai lavoratori solo 600.000 euro, briciole già impiegate per un buono pasto da 8 euro”

REGGIO EMILIA – “Seta poteva aprire una fase nuova, di dialogo e di investimenti sulla qualità del lavoro, capace di fermare la fuga degli autisti. E invece ha scelto la missione impossibile di riuscire a fare peggio”. Infatti “non solo non intende investire sul buon lavoro, ma considera le richieste sindacali un grave rischio che porterebbe al calo della produttività. Dica la Regione se questo può essere il modo di muoversi di una società pubblica”.

Rosamaria Papaleo, segretaria della Cisl Emilia Centrale, commenta così i numeri del piano di rilancio dell’azienda da cui per il sindacato emerge “il tradimento della richiesta dei sindaci soci sul miglioramento delle relazioni sindacali” e “una nuova mortificazione per gli autisti”. Sul piatto, evidenzia infatti la Cisl, “restano solo i 600.000 euro annunciati ad ottobre (per l’aumento dei buoni pasto, ndr) largamente insufficienti per costruire un buon contratto aziendale”.

Maurizio Denitto, a capo della Fit-Cisl modenese, ricorda che dal 2021 al 2024 sono scappati dall’azienda 378 autisti. “E mentre l’esodo continua Seta porta avanti un piano da 76 milioni di euro per il rinnovo di 210 mezzi”, sottolinea Denitto. “Speriamo che siano autobus a guida autonoma, così avremo risolto il problema del lavoro”, ironizza il sindacalista.

Ma “battute a parte, la verità è che Seta sta investendo nel capitale e disinvestendo in risorse umane, per avere un bilancio appetibile in vista della gara”, aggiunge Denitto. “Questa azienda – spiega ancora il segretario della Fit – ha dato ai lavoratori solo 600.000 euro, briciole già impiegate per un buono pasto da 8 euro per tutti gli autisti di Piacenza, Modena e Reggio: parliamo di uno zero virgola del bilancio aziendale, mentre servirebbero 4 milioni per assumere più persone e sistemare i turni”.

“Perché, cara Seta, la verità è che i tuoi autisti scappano perché non ce la fanno più a reggere fino a 14 ore per svolgere il proprio turno di lavoro”, dice ancora Denitto. A cui, infine, “fa una immensa tristezza leggere che l’azienda considera un rischio per la produttività il pacchetto di misure sindacali per gli autisti. Non è altro che la conferma che Seta sta in piedi solo con il sacrificio del suo personale”.