
La segretaria provinciale Fabiana Bruschi: “Invece di investire in politiche di sostegno e inclusione, si sceglie di militarizzare le città”
REGGIO EMILIA – L’istituzione delle cosiddette “zone rosse” rappresenta l’ennesima misura repressiva che non affronta le radici delle disuguaglianze sociali, ma si limita a escludere e criminalizzare le fasce più vulnerabili della popolazione. Il Ddl sicurezza amplia ulteriormente questi strumenti, dando alle prefetture il potere di decidere chi può accedere a determinate zone della città, contribuendo così alla ghettizzazione e all’esclusione sociale.
Invece di investire in politiche di sostegno e inclusione, si sceglie di militarizzare le città, aumentando il divario tra centro e periferia e ciò porterà solamente a una ramificazione dei fenomeni e non a una loro soluzione.
Sinistra Italiana, di fronte a questa deriva securitaria, propone alternative concrete capaci di garantire sicurezza per tutte e tutti senza alimentare discriminazioni ed esclusioni.
Cinque richieste:
• Riqualificazione urbana e investimenti nei servizi pubblici: anziché militarizzare lo spazio pubblico, le città deve investire in politiche di inclusione, garantire il diritto all’abitare e creare opportunità lavorative per le persone più vulnerabili.
• Creazione di spazi sicuri per persone vulnerabili, come accade in moltissime città europee, mettendo a disposizione centri di accoglienza e servizi integrati per persone senza fissa dimora e consumatori di sostanze.
• Stanze del consumo sicuro: in ben 12 Paesi dell’Europa occidentale sono attivi spazi in cui chi fa uso di droghe può farlo in un ambiente controllato, riducendo il rischio di overdose e di problemi di ordine pubblico.
• Implementazione dei programmi di riduzione del danno già attivi sul territorio: distribuzione di siringhe sterili e monitoraggio delle sostanze.
• Servizi di analisi delle sostanze: per permettere, come già accade in diversi Paesi europei, alle persone di verificare la composizione delle droghe prima di assumerle, prevenendo intossicazioni e riducendo i rischi per la salute pubblica.
E’ urgente un cambiamento di rotta che metta al centro la dignità e i diritti di tutte e tutti, promuovendo un modello di città basato sulla convivenza e la giustizia sociale.
Fabiana Bruschi, segretaria Federazione SI Reggio Emilia