
A giorni l’uscita del bando regionale da 6,3 milioni di euro per le imprese agricole danneggiate dall’acqua e dal maltempo
REGGIO EMILIA – Oltre 15 milioni di opere urgenti di messa in sicurezza realizzate o in corso, un fabbisogno definito di altri sette milioni per nuovi interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, per i quali va avanti il confronto con la struttura commissariale per trovare i fondi necessari. E, infine, a giorni è prevista l’uscita del bando regionale da 6,3 milioni di euro per le imprese agricole danneggiate dall’acqua e dal maltempo dell’autunno scorso, per il ripristino produttivo agricolo.
Questa la situazione dopo le alluvioni che hanno colpito il reggiano tra giugno e ottobre 2024, in particolare a causa delle rotture del torrente Crostolo, del canalazzo Tassone e del Cavo Cava. Furono un migliaio gli sfollati e fu necessario anche il trasferimento di circa 15.000 capi di bestiame, per cercare ridurre il più possibile i danni alle imprese, ricorda la Regione.
Per fare il punto con gli amministratori locali e i residenti, si sono recati oggi in zona per un sopralluogo il presidente della Regione, Michele de Pascale, la sottosegretaria alla presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, e l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi. Tre le tappe: Bagnolo in Piano, Castelnovo di Sotto e Cadelbosco di Sopra. “L’agenzia di Protezione civile da subito si è attivata nelle attività di assistenza alla popolazione, così come AIPo e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che rappresentano qui l’autorità idraulica, non si sono mai fermati e stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza di case e imprese. Vogliamo ribadirlo: non lasceremo solo nessuno, ma le sosterremo concretamente con risorse”, assicurano de Pascale e Rontini.

“A breve – aggiunge Mammi – uscirà il bando che avevamo annunciato: uno strumento reso possibile grazie alla misura 23 che modifica il Piano di Sviluppo Rurale e che mette a disposizione 6,3 milioni di euro per assicurare un sostegno temporaneo eccezionale agli agricoltori per il ripristino dei danni subiti dal potenziale produttivo agricolo”.
Inoltre, fa sapere l’assessore, “è nostra intenzione coinvolgere maggiormente gli agricoltori nella gestione e nella tutela delle infrastrutture idrauliche e ambientali. Questo ci consentirà più efficacia negli interventi di manutenzione, anche ordinari come gli sfalci. Infine, stiamo lavorando per estendere su tutto il territorio regionale il modello già sperimentato a Modena del piano di controllo degli animali fossori”.
“Le sempre più frequenti emergenze che siamo chiamati a fronteggiare a causa dei mutamenti climatici, con pesanti ricadute sulla tenuta del reticolo idraulico in pianura e sulla stabilità dei versanti in montagna – afferma il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – rendono ancora più indispensabile non lasciare sole le amministrazioni locali nel garantire la cura e dunque la sicurezza di importanti vie di collegamento”.