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Bonaccini: “Zelensky aggredito e umiliato alla Casa Bianca”

2 marzo 2025 | 09:25
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Bonaccini: “Zelensky aggredito e umiliato alla Casa Bianca”

Circolo Orologio affollato per l’incontro con l’europarlamentare PD. Stoccata a Franceschini: “Andare divisi alle elezioni è la ricetta sicura per perdere ancora”

REGGIO EMILIA – Circolo Orologio affollato per l’incontro con l’europarlamentare PD ed ex presidente regionale Stefano Bonaccini, dal titolo “L’Europa tra Trump e Putin”. Presenti diversi big del centrosinistra reggiano, compresi il sindaco Marco Massari, il segretario provinciale Massimo Gazza, il segretario cittadino Gianluca Cantergiani e l’ex sindaco Luca Vecchi. Assente Graziano Delrio, la sua area però era rappresentata dall’assessore Davide Prandi e dalla consigliera regionale Anna Fornili.

Bonaccini ha difeso con forza il presidente ucraino Zelensky, esprimendogli solidarietà dopo l’incredibile scontro verbale alla Casa Bianca con Trump e con il suo vice Vance, un diverbio definito da Bonaccini “un salto di qualità drammatico”.

“Zelensky alla Casa Bianca ha subito un tentativo di aggressione ed umiliazione – ha detto Bonaccini – ma è il presidente di un paese che è stato attaccato dall’esercito del criminale Putin”. “Per fortuna la solidarietà dei leader europei a Zelensky è stata immediata e compatta” ha dichiarato Bonaccini ” fatta eccezione per quella di Giorgia Meloni, tardiva e imbarazzata”.

Bonaccini ha espresso forte preoccupazione per eventi “che ricordano quelli degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso”. L’ex presidente della Regione ha stigmatizzato le parole di Elon Musk, membro dell’amministrazione governativa americana, che ha definito il primo ministro inglese Starmer “pedofilo” e fa il tifo per il partito di estrema destra ADF, definito dal miliardario sudafricano “l’unica speranza per la Germania”.

“Ma ADF” ha rimarcato Bonaccini “è un partito neonazista e neofascista, invoca l’uscita della Germania dalla NATO, dalla UE e dall’euro, richieste che faceva anche Salvini fino a pochi anni fa, e l’espulsione di tutti gli stranieri dalla Germania, inclusi i figli di tedeschi “non puri”. Bonaccini ha anche proposto l’abolizione del diritto di veto che rende difficoltose le deliberazioni dell’Unione Europea, rivolgendosi in particolare a “Orban che dice di volere più libertà e meno Europa: Orban può uscire dall’Unione Europea, dopo avere restituito i soldi che l’Ungheria ha ricevuto dall’Europa”.

“All’Europa serve dunque adottare l’agenda Draghi ed emettere debito comune, gli eurobond, anche per la difesa comune” ha proseguito Bonaccini, che si è detto inoltre favorevole a una manifestazione per l’Europa con la sola bandiera della UE, alla quale l’europarlamentare PD si augura che partecipino anche i 5S.

Bonaccini

“Perchè è l’Unione Europea – ha detto Bonaccini – che ha permesso alla mia generazione di vivere in pace. E ha dato una speranza ai paesi dell’ex blocco orientale – ha detto Bonaccini – dopo che avevano sperimentato la tragedia del comunismo di stampo sovietico”. Sulle vicende politiche nazionali, Bonaccini, che è anche l’animatore della corrente riformista PD “Energia Popolare”, ha invocato l’unità del PD, probabilmente in riferimento ai mal di pancia dell’area cattolica, “anche se – ha precisato – con Elly Schlein non vado d’accordo su tutto”.

Ma non é mancata una stoccata esplicita a Dario Franceschini. “Il suo voler andare divisi alle elezioni – secondo Bonaccini- è la ricetta sicura per perdere ancora, come nel 2022. Giorgia Meloni vincerebbe senza dover fare neanche campagna elettorale”.

Bonaccini si é anche detto “stufo di essere chiamato dai giornalisti per commentare le dichiarazioni di Calenda e Conte. Voglio parlare invece” ha concluso Bonaccini, “di sanità e di bollette del gas e della luce, dove il Governo ha fallito, tanto più che nei prossimi anni l’Italia, che dovrà subire anche il contraccolpo dei dazi di Trump, avrà uno dei tassi di crescita più bassi tra i 27 paesi UE”.

“Perciò – secondo Bonaccini – il PD e i partiti di opposizione devono costruire un’alternativa, un’idea e un progetto alternativi a quello del governo Meloni”.