
Il consigliere comunale Tarquini (Reggio civica): “Patrioti ligi a regole, il problema della città non è il fascismo”
REGGIO EMILIA – Nessun incidente si è registrato a Reggio Emilia, dove nel fine settimana appena trascorso sono andate in scena ben quattro manifestazioni “calde” sotto il profilo dell’ordine pubblico. Sabato si è infatti giocata allo stadio Mapei la partita Reggiana-Sassuolo, mentre domenica si sono svolti il presidio dei “patrioti” in zona stazione e i cortei di risposta di centri sociali da un lato e istituzioni dall’altro.
Il prefetto reggiano Maria Rita Cocciufa, esprimendo soddisfazione, puntualizza: “La delicatezza degli eventi che nei giorni precedenti hanno determinato rilevanti tensioni e anche la loro concomitanza temporale hanno reso necessario porre in essere in primis una significativa attività preventiva, di informazione e mediazione e, successivamente, sul campo l’impiego delle migliori energie e competenze, che hanno agito con equilibrio e fermezza in ogni situazione”.

Commentando l’evento dei manifestanti di destra (circa 200) contro il degrado in zona stazione, il consigliere comunale Giovanni Tarquini (Reggio civica) commenta: “Il fascismo mussoliniano è fortunatamente morto e sepolto, e ne siamo tutti ben lieti. Chi manifesta per ‘riprendersi’ la città ha dimostrato ancora una volta di saperlo fare nel rispetto di regole e ordinanze, dunque ben lontano da quell’area di rigurgiti fascisti che è ora di archiviare definitivamente”.

Dunque, “se si vuole davvero cercare di risolvere i problemi lo si deve fare rispettando le idee di tutti, sempre al riparo dei principi costituzionali di democrazia”, conclude Tarquini.