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Diga di Vetto, il centrosinistra non vota l’impegno

4 marzo 2025 | 18:46
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Diga di Vetto, il centrosinistra non vota l’impegno

La mozione è stata emendata e votata solo con l’impegno indirizzato alla Giunta a prevenire il dissesto “garantendo un’approfondita manutenzione dei corsi d’acqua, dall’Appennino alla pianura”

REGGIO EMILIA – La maggioranza in Regione Emilia-Romagna ‘dribbla’ il nodo della diga di Vetto. Preso di mira da Fratelli d’Italia, per la diversità di vedute tra Pd, Avs e M5s, il centrosinistra non vota il passaggio dedicato all’opera da realizzare nel reggiano nella risoluzione proposta oggi in Assemblea legislativa dal centrodestra. Alla fine del dibattito in aula, la mozione è stata emendata e votata solo con l’impegno indirizzato alla Giunta a prevenire il dissesto “garantendo un’approfondita manutenzione dei corsi d’acqua, dall’Appennino alla pianura”, promuovendo anche “infrastrutture verdi” per assorbire la pioggia in eccesso.

“Se la diga di Vetto ci fosse già stata non avremmo avuto l’alluvione del 2017”, punge Elena Ugolini, consigliera di Rete Civica e già candidata alla presidenza della Regione. “Siamo a favore della diga di Vetto e della manutenzione da monte a valle- mette in chiaro il leghista Tommaso Fiazza- secondo quel buon senso che talvolta manca a causa della miopia ambientalista”. Paolo Burani, consigliere di Avs, è netto.

“Il Governo ha nominato un commissario per l’opera- afferma- passando sopra la testa delle autorità locali, quando in corso c’è uno studio di fattibilità che deve analizzare tutte le alternative, compresa l’opzione zero. Si pensa che la diga sia la panacea di tutti i mali ma non è così, è una soluzione estrema”. Critico anche Lorenzo Casadei (M5s). “E’ una maxi opera altamente impattante- sostiene- molto più efficiente sarebbe un sistema di invasi diffusi”.

Il capogruppo Pd, Paolo Calvano, invita a riaprire il dialogo. “Dopo il confronto con il commissario Curcio- ricorda- si è ribadita la volontà di mettere il più possibile da parte le divisioni partitiche, concentrandoci sugli obiettivi comuni e ragionando nell’interesse generale. Per questo la scelta del Governo di nominare un commissario per la diga di Vetto, peraltro senza nessun coinvolgimento della Regione, mi lascia stupefatto. Rischiamo di tornare indietro, dopo un lungo lavoro fatto sul territorio: mi auguro ci sia un ripensamento”.

Più in generale Marco Mastacchi, consigliere di Rete Civica e primo firmatario della risoluzione, sostiene che “spesso si interviene con modalità spot, si identifica il problema lungo l’infrastruttura idrica ma senza una visione organica di insieme, dalla montagna alla pianura. Auspico una programmazione accurata degli interventi e un approccio unificato a tutti i livelli istituzionali”.

Secondo la capogruppo Fdi, Marta Evangelisti, “la risoluzione fotografa bene la situazione reale dei nostri territori e mette insieme le istanze di decine di sindaci di montagna che, negli anni, sono state sottoposte alla Regione. Richieste che non hanno ricevuto la giusta attenzione, tanto che oggi dovremmo parlare, più che di prevenzione, di contenimento del dissesto idrogeologico”.

Per Pietro Vignali (FI), “il continuo rimpallo di responsabilità non sia costruttivo. La fragilità del territorio era ben nota alla Regione e sono mancati gli interventi conseguenti. Gli stessi strumenti pianificatori non hanno inoltre impedito il consumo di suolo a rischio”. Il Pd replica compatto. “Per noi il contrasto al dissesto idrogeologico è prioritario- afferma la dem Francesca Lucchi- il raddoppio delle risorse per il contrasto è un segnale importante da parte della Giunta”. Per Andrea Costa (Pd) è “intellettualmente disonesto chiamare in causa solo la Regione per fronteggiare il problema.

Servono interventi economici importanti e ad oggi le risorse che arrivano dal Governo sono insufficienti”. Simona Larghetti (Avs) precisa: “Non siamo contrari alla manutenzione come qualcuno afferma, ma crediamo che non sia sufficiente se al contempo non si ragiona di mitigare e riprogettare in maniera integrata e coesa”.