
Si pagherà 2,20 euro a confezione di farmaco, fino a un massimo di 4 euro per ricetta. Esentati 1,65 milioni di cittadini
REGGIO EMILIA – La Regione Emilia-Romagna ha ufficializzato l’introduzione di un nuovo ticket sanitario sui medicinali, che entrerà in vigore il prossimo 2 maggio. La misura, inserita nel piano di compartecipazione alla spesa farmaceutica, prevede un ticket di 2,20 euro a confezione di farmaco, fino a un massimo di 4 euro per ricetta.
L’iniziativa è stata adottata per far fronte ai tagli statali e all’aumento della spesa farmaceutica, come spiegato dalla giunta regionale guidata dal governatore Michele de Pascale. Tuttavia, saranno esentati dal pagamento 1,65 milioni di cittadini, circa un terzo della popolazione assistita, tra cui: 373.000 persone con patologie croniche, 766.000 cittadini in condizioni di disagio economico, 200.000 pazienti oncologici, trapiantati e affetti da malattie rare
Inoltre, le prime visite specialistiche rimarranno gratuite solo per i figli fino ai 14 anni, nelle famiglie con almeno due figli a carico.
Secondo una nota ufficiale, la riforma dei ticket si rende necessaria per compensare l’aumento costante della spesa farmaceutica, attribuibile sia all’introduzione di farmaci innovativi ad alto costo, sia all’invecchiamento della popolazione.
“Una decisione nata da un confronto positivo con le organizzazioni sindacali – hanno dichiarato il presidente della Regione Michele de Pascale e l’assessore alla Salute Massimo Fabi – per garantire la qualità e la sostenibilità economica del servizio sanitario, in difficoltà per il sottofinanziamento statale”.
Il presidente Michele de Pascale, intervenuto al Salotto di Patrizia Finucci Gallo, ha sottolineato una disparità di trattamento tra le diverse forme di ticket sanitari: “Non capisco perché in Emilia-Romagna chi ha un reddito superiore ai 100.000 euro debba pagare il ticket per una visita specialistica o una lastra, ma non per un farmaco, a differenza di quanto avviene in altre regioni italiane”.
De Pascale ha poi evidenziato che in Emilia-Romagna si registrano elevati sprechi di farmaci, molti dei quali scaduti e inutilizzati. “L’introduzione di un ticket, per redditi alti, non solo garantisce equità nel sistema, ma serve anche a contrastare gli sprechi e a far comprendere il valore delle cure sanitarie”.